GRANFONDO CITTÀ DI PADOVA – FONDRIEST

Un terzetto davvero speciale

Un assolo da Campione

Un’ouverture da storia del Ciclismo

Il tutto racchiuso in una maestosa sinfonia

 

Non fatevi ingannare dall’aspetto morbido e gradevolissimo dei Colli Euganei, vera “oasi” di rilievi arrotondati e verdeggianti al centro della vasta pianura veneta che dall’arco alpino porta al mare.

Colline nettamente evidenti anche da lontano, non più alte di 500 metri e rivestite di vigneti, ulivi e castagni

come un drappeggio variegato. Non crediate che le strade che li cingono siano docili e semplici da mettere sotto le ruote. E non pensate che quei 145 chilometri da fare per tornare nella grandiosa cornice dello storico Prato della Valle siano un trofeo conquistabile con poco sforzo e insignificante. D’altronde, una Granfondo abbinata al nome di Maurizio Fondriest non lo potrebbe mai essere. Ed è per questo che il due volte campione iridato trentino è sceso dalla sua Cles per sposare l’idea di tre personaggi molto diversi ma con la stessa grande passione per il ciclismo: il presidente della Società Ciclisti Padovani Galdino Peruzzo, imprenditore della ristorazione, l’ex professionista e “treno” ideale di super Mario Cipollini, Alberto Ongarato e Martino Scarso, giovane bancario con le due ruote sempre nella ventiquattr’ore.

 

Una passione che ha rinverdito lo spirito di una delle società ciclistiche più vecchie d’Italia, l’ultracentenaria Padovani, blasonata di medaglie e di vittorie, ridonandole dopo molti anni una squadra agonistica giovanile, schierata già dallo scorso anno nella categoria juniores, e uno stimolo vitale nuovo e al passo con i tempi, quello di rivolgersi alla marea sempre ondeggiante degli amatori e organizzare per loro una Granfondo nuova sui Colli Euganei e Berici, la Granfondo Città di Padova – Fondriest.

 

E vediamo subito quello che ci troverete, venendo a Padova il prossimo 28 giugno. Una partenza da uno degli scenari più prestigiosi che si possano trovare in Italia: il Prato della Valle, una delle piazze cittadine più grandi d’Europa, ha anche un primato che resterà per sempre. Qui infatti, intorno alla maestosa cerchia

di statue che si specchiano in una canaletta ovale e raffigurano i grandi personaggi della città di Padova, nel 1869 si svolse la prima competizione ciclistica ufficiale italiana. Quei pionieri delle due ruote si esibirono dopo le corse dei cavalli e delle bighe, per le quali la vasta piazza era ideale.

Un percorso privo di tratti monotoni, che già dopo 15 chilometri affronta la prima selezione in salita e propone l’arrivo ad altrettanti chilometri dall’ultimo valico, lasciandovi scegliere tra 2.220 metri di dislivello (percorso lungo, con 7 salite), 1.420 metri del medio (97 km) e un “assaggio” di 634 metri con il nuovo

percorso corto di 53 km. Un’accoglienza accurata, a partire dal pacco gara e dalla possibilità di abbinare la pedalata con la scoperta di un territorio ricco di spunti paesaggistici e artistici o con l’approccio ai trattamenti benefici offerti dal bacino termale con le sue piscine, i fanghi curativi, le inalazioni e altri “regali” che possiamo fare alla nostra salute. O, più semplicemente, con l’ammiccamento agli ottimi vini e prodotti tipici.

 

Per tutti i dettagli www.gfcittadipadova.it