MAGNETIC DAYS SKIN BANNER
HOTEL ON BIKE TOP BANNER
i-grandi-campioni-raccontati-dal-fotoreporter-roberto-bettini-2-jpg
I GRANDI CAMPIONI RACCONTATI DAL FOTOREPORTER ROBERTO BETTINI 2

I GRANDI CAMPIONI RACCONTATI DAL FOTOREPORTER ROBERTO BETTINI



DIETRO L’OBIETTIVO -I grandi campioni raccontati dal fotoreporter Roberto Bettini

 

Dagli anni dell’anonimato alle prime imprese. Fino alla consacrazione al Tour. Storia di un ciclista che ha fatto innamorare un’intera generazione.

 

 

Claudio lo conosco da quando, nel 1982 a San Rufo, in provincia di Salerno, è diventato campione italiano di seconda serie (allora si chiamava così la categoria che anticipava il passaggio ai dilettanti, e poi al professionismo). In quegli anni i punti te li dovevi “sudare sul campo”, vincendo gare importanti e, se non raggiungevi il range richiesto, ti scordavi il professionismo.

Poi il passaggio alla Carrera di Davide Boifava. A quel tempo era uno dei tanti: tanto per capirci, quando si facevano le foto di squadra, lui era in ultima fila e non gli facevano neanche le cartoline. Lui passava da casa mia e ci accordavamo per stampare un po’ di foto per lui e i pochi fan che aveva. Poi dal 1990 è cambiato tutto.

Nella prima tappa del Tour, Chiappucci entra in una fuga definita “bidone” che poi entrerà nella storia del 77° Tour de France. Rimane in maglia gialla fino alle porte di Parigi, dove viene superato dal favorito Greg Lemond. Da quel giorno però “Il Diablo” diventa l’attaccante numero 1 del ciclismo mondiale. Foto e cartoline se ne trovano a valanghe, entra nelle foto di squadra nella prima linea e diventa capitano della Carrera.

Andiamo ai Mondiali in Giappone, siamo molto legati, abbiamo fatto anche delle vacanze con le nostre famiglie e chiaramente c’è un legame particolare. Un giorno, durante l’allenamento, ci fermiamo sul percorso e prendiamo una bandiera dei Mondiali come ricordo. Ce ne sono tantissime e, in fondo, facciamo quello che fanno tutti.

La sera, in camera, scattiamo delle foto vestito da Samurai: a Claudio piace tantissimo farsi fotografare anche nei modi più strani. Con lui ne combiniamo veramente tante.

 

Claudio Chiappucci e Marco Pantani in un momento di relax nel mondiale del 1995  in Colombia

 

 

Nel ’91, dopo la vittoria alla Sanremo, andiamo sul SacroMonte a Varese per scattare le foto sul pavé in maglia di Coppa del Mondo, perché al Fiandre ha quasi la sicurezza di perderla. Al Tour del ‘92 compie l’impresa. Io torno alla Grand Boucle con la sua fidanzata Rita e Claudio ci promette grandi sorprese. Nella tappa che porta da Sain Gervais a Sestriere va all’attacco subito dopo il via. Ci aveva avvisato e noi possiamo seguirlo con la nostra macchina stampa. Rimane da solo, scalando il Col dell’Iseran, incitato da Rita che in auto trema dall’emozione. Per poter vederlo all’arrivo, dopo la discesa, mentre i corridori scalano il Monginevro e poi il Sestriere, noi andiamo a prendere il traforo del Frejus, l’unico modo per raggiungere il traguardo prima di lui. Nel tratto del tunnel non riusciamo a sentire radiocorsa e non sappiamo se Claudio è ancora in testa, quindi procediamo in fretta con paura e speranza. Quando siamo in zona arrivo, sentiamo ancora che è solo e manca poco all’arrivo. E’ uno dei traguardi che ricordo con più emozione: lui, in maglia a pois, che arriva stremato nella tappa in ricordo di Coppi, e che, firmando l’impresa della sua carriera, resiste ad Indurain e Bugno e regala a tutti un’emozione incredibile. A Parigi arriverà secondo, ma per i francesi diventerà il simbolo degli attaccanti.

 

Poi dal 1994 entra a far parte del gruppo anche Marco Pantani e, nei primi anni in squadra, si riusciva a convivere molto bene. Al Giro, dopo le vittorie di Marco a Merano e all’Aprica, Claudio era entusiasta, aveva finalmente una spalla per i suoi attacchi. Insieme anche ai Mondiali di Duitama in Colombia nel ’95, prima del grave incidente occorso a Pantani alla Milano-Torino.

Poi Marco passerà alla Mercatone Uno, mentre Claudio esaurisce le sue forze e prosegue per qualche anno con squadre minori.

 

 

 

la grinta di Claudio Chiappucci

 

I suoi momenti privati erano più incasinati di una gara vera. Lo chiamavano tutti e lui non rifiutava mai, piuttosto faceva cambiare date ed orari per essere presente ovunque. Con lui un giorno sono riuscito a fare quattro apparizioni con premiazioni varie. Si portava a casa di tutto: il suo garage era diventato una sorta di Mercatone degli affari. E’ riuscito negli anni ‘90 a spopolare in lungo e in largo. Ha corso contro i cavalli da trotto, scendeva con gli sci, giocava ad hockey, ha fatto gare di nuoto, si lanciava col deltaplano, per anni è stato il portiere della Nazionale ciclisti ed è andato in molte trasmissioni televisive e sfilate di Miss.

Dopo il ritiro, ha avuto modo di farsi pubblicità all’isola dei famosi, dove ha confermato la sua posizione di molte gare, secondo.

 

Claudio, uno dei pochi ciclisti in grado di vendere l’esclusiva del suo matrimonio e del viaggio di nozze e di farsi regalare tutto per il pranzo e la logistica da tutti i suoi sponsor. I vini da uno, la frutta da un’altro, il formaggio dallo sponsor, il prosciutto da un altro. I cavalli e la carrozza da un amico siciliano. E’ riuscito a non farsi mancare niente.

Ancora adesso, dopo parecchi anni dal suo “ritiro” – ufficialmente non lo ha mai dichiarato – lo incontro in qualche viaggio con i cicloturisti, a delle sfilate di moda o semplicemente in bicicletta, che è rimasta, nel tempo, l’unica compagna vera della sua vita.

 

nell’ultima foto 

Claudio Chiappucci in versione  driver

 

 

ROBERTO BETTINI Copyright © INBICI MAGAZINE

FOTO : BETTINI PHOTO

1) CHIAPPUCCI CAVALLO-4458
2)
3) PANTANI CHIAPPUCCI COLOMBIA AZZ-073.JPG
4) CHIAPPUCCI INDURAIN-001
KTM XSTRADA MASTER BANNER NEWS 6
MAGNETICDAYS SUMMER PROMO 2023 BANNER NEWS
GELMI BANNER BLOG
SCOTT BANNER NEWS
BELTRAMI SIGMA BLOG NEWS
ACSI BANNER BLOG+ DENTRO NOTIZIE
KTM REVELETOR ALTO BANNER NEWS 3
GIST BANNER NEWS BLOG
BANNER THREEFACE

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *