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IL CICLISMO DEL FUTURO

IL CICLISMO DEL FUTURO



Da una ricerca innovativa è nato un equilibrato compromesso tra peso e aerodinamica. Disponibile sul mercato ad un prezzo interessante

 

L’abitudine di definire una ruota da corsa attraverso l’altezza del suo fianco è sicuramente una modalità che appartiene alla “vecchia scuola” del ciclismo, ma resta sempre e comunque un’abitudine efficace. E’ così anche per la Vision Metron 40 SL che viene catalogata attraverso l’altezza del fianco per distinguerla dalle altre due opzioni appartenenti al medesimo gruppo di prodotti: la 55 e la 81 appunto.

Questa Metron 40 SL appare come un equilibrato compromesso tra peso e prestazioni aerodinamiche accompagnata ad un prezzo interessante (€ 1950 versione copertoncino e 100 euro in meno per la tubolare). Versione tubolare sensibilmente più leggera, come d’abitudine per questo tipo di gommatura, poichè priva di un profilo rinforzato necessario a sopportare la pressione di esercizio di un copertoncino. Nella Metron 40 SL si deve evidenziare un differente schema del layout di laminazione del carbonio rispetto al passato, oltre ad una particolare lavorazione che segue la stesura del gel-coat di finitura.

La zona di attrito con i pattini viene infatti ripassata con un laser al fine di rimuovere il sottile strato di resina e ripristinare la ruvida superficie in carbonio. Questo consente di incrementare la frizione con i pattini SwissTop a corredo equiparandola – sostengono i tecnici Vision – a quella ottenuta con un cerchio in lega di alluminio.

 

Anche i mozzi sono stati ampiamente rivisti (il solo mozzo anteriore col nuovo design si dice risparmi mezzo watt in galleria del vento) e questo ha interessato tanto la foggia esterna quanto la meccanica interna, che abbandona il classico cuscinetto per approdare a dei nuovi cuscinetti a contatto angolare. Si tratta, nello specifico, di parti di scorrimento che sono progettate per offrire le migliori prestazioni quando su di essi sono applicati carichi combinati radiali e assiali, come capita sempre ad una ruota di bicicletta specialmente in curva.

 

Il rinnovamento ha interessato anche le flange, maggiorate nel diametro, e soprattutto l’architettura della raggiatura: ora la coppia di Metron 40 SL corre su 18 raggi radiali anteriori e 21 posteriori di profili aerodinamico, questi ultimi incrociati in 3a (di cui 14 lato trazione e 7 lato opposto). E che le cose si siano fatte seriamente lo dimostra anche il dettaglio più intimo, quello nascosto agli occhi dell’appassionato. La ruota libera, infatti, ha ora un nuovo meccanismo: gli arpionismi di ingaggio (ora spinti da molle indipendenti) si innestano su di un anello con molti più denti di prima per una più pronta ripresa della trazione, dopo aver fermato il moto dei pedali. 

Per completare la disamina del profilo del cerchio si deve annotare come questo si presenti decisamente corpulento: larghezza di 25 mm con gola interna di 17 mm, che l’azienda produttrice raccomanda di montare con gommature aventi un minimo di 23 mm, per massimizzare il vantaggio aerodimanico ma anche per ottenere un impronta al suolo più allargata e di conseguenza un migliore valore di attrito per rotolamento. Disponibili per cassette standard Campagnolo e Shimano 10 e 11 velocità, peso 1490 g, senza quick release. Anche versione tubolare per freni a disco con montaggio rotore a 6 bulloni.

 

p.189 Metron40SL cl set
     
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