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IL DISPIACERE DI PINARELLO SULL’INFORTUNIO DI EGAN BERNAL 


“E’ un ragazzo forte recupererà presto”. E’ affranto Fausto Pinarello, per quanto accaduto a EganBernal. Il corridore colombiano in queste ore sta rispondendo bene alle cure e il partner tecnico della Ineos Grenadier, Pinarello appunto, manda un grande in bocca al lupo allo scalatore.


“Per il nostro gruppo è una gran botta al cuore – racconta Fausto Pinarello -. Stava affinando la preparazione per l’inizio di questa stagione Egan era in grandissima forma ai livelli di due anni fa. Devo ancora capire esattamente quale sia stata la dinamica dell’incidente, ma l’importante ora è pensare alla sua guarigione. Dalla Colombia non è semplice avere notizie di prima mano, negli ospedali causa Covid non si può entrare e lo staff della squadra sta supportando al meglio.

Certamente sarebbe un miracolo pensare ad un suo recupero in vista del Tour. La corsa francese perderà un grosso protagonista ma Bernal ha grande capacità di reazione. Speriamo di vederlo al via almeno al Tour”. E intanto dallo staff della squadra arrivano novità importanti, e buone, per quanto riguarda Egan Bernal.

Nell’ultimo comunicato, infatti, è stato riferito dalla Clinica dell’Università di Sabana che il corridore colombiano è stato estubato. E la cosa migliore è che non ci sono complicazioni: ha mobilità a tutti gli arti.

L’equipe medica afferma che è stato effettuato “qualche adeguamento al supporto di ventilazione” e a quello inotropo, visto come Bernal ha risposto alle cure mediche.

Il colombiano ha inoltre subito una profilassi antimicrobica e antitrombotica. Il segnale importante è che, data la risposta al trattamento cui è sottoposto, le dosi di farmaci inotropi sono diminuite.

Egan Bernal in Maglia Rosa con il Trofeo Senza Fine sulla terrazza del’Hotel Milano Verticale

Bernal, che al momento si trova in terapia intensiva, due giorni aveva subito un grave incidente andato a sbattere contro un pullman durante una sessione di allenamenti con i compagni dell’IneosGrenadiers. 

In ogni caso, secondo le prime indagini diagnostiche, non sembrano esserci compromissioni nella mobilità e nella funzionalità della schiena e delle gambe e quindi, al di là del decorso (che sarà lungo e complesso), dopo la grande paura, possiamo tornare a sperare di rivedere Bernal sui pedali.

a cura di Tina Ruggeri Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata

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