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IL PIRATA E IL COWBOY

IL PIRATA E IL COWBOY



Grande successo per lo spettacolo dedicato a Marco Pantani e Lance Armstrong che Fabio Tavelli e Leo Turrini hanno presentato in anteprima a San Pietro di Feletto su iniziativa della sezione Aia di Conegliano    

 

San Pietro di Feletto (TV), Gloria e fango. Ascesa e caduta. Il Pirata e il Cowboy sono tornati a pedalare, in una serata indimenticabile, a San Pietro di Feletto, dove Ca’ del Poggio Ristorante & Resort e la sezione Aia di Conegliano hanno presentato l’anteprima di uno spettacolo che due giornalisti sportivi, Fabio Tavelli e Leo Turrini, porteranno in giro per l’Italia nei prossimi mesi.

Il Pirata e il Cowboy, dal titolo di un libro dello stesso Turrini, sono naturalmente Marco Pantani e Lance Armstrong, due ciclisti le cui carriere, per anni, sono state legate da un filo sottilissimo, quasi impercettibile. Fatto di sfide sui pedali e dichiarazioni al vetriolo. Sino all’epilogo che tutti conosciamo: la tragica fine di Pantani; la caduta di Armstrong, travolto da uno dei casi di doping più eclatanti della storia.  

Perché Pantani e perché Armstrong, l’ha spiegato lo stesso Turrini, giornalista modenese di lungo corso: “Perché c’è stato un momento in cui Pantani incarnava il male e Armstrong il bene. L’americano era il migliore di tutti. Anzi: il migliore di sempre. In quei giorni, noi giornalisti per primi, ci siamo fatti abbagliare. Poi, però, si è scoperto che la verità era un’altra. La storia di Pantani e di Armstrong è un invito a non fermarsi alle apparenze”. 

Di fronte alla folta platea di Ca’ del Poggio – ospiti, tra gli altri, gli olimpionici di sci nordico Silvio Fauner e Pietro Piller Cottrer – Tavelli (già applaudito l’anno scorso nei panni di Cassius Clay) ha personificato Armstrong. Turrini è invece diventato Pantani.

 

Nel loro racconto, le storie del Pirata e del Cowboy si sono sviluppate su piani paralleli, sino ad incrociarsi nell’epico scontro avvenuto sulle assolate rampe del Monte Ventoux. Era il Tour de France del 2000. Quel giorno vinse Pantani, che pure – per dirla con Turrini – “preparò la partecipazione al Tour de France stando in poltrona”. Del resto, quando la strada s’impennava il più forte, doping o non doping, era sempre il Pirata.

Applausi. Con la promessa, per Tavelli e Turrini, di tornare presto a Ca’ del Poggio per riproporre la storia “del Pirata e del Cowboy”.

 

 

 

CA’ DEL POGGIO, DOVE IL PROSECCO INCONTRA IL MARE

C’è il Prosecco. E c’è il mare. Il Ristorante Relais Ca’ del Poggio a San Pietro di Feletto, nel Trevigiano, coniuga alla perfezione le due anime della famiglia Stocco. Quella marinara, che ha portato Fortunato e la moglie Maria Stella ad affrontare una qualificata esperienza di ristorazione a Bibione, prima di trasferirsi a San Pietro di Feletto. E quella collinare, interpretata dai figli Alberto e Marco, che, con l’aiuto dei genitori, hanno fatto propria la tradizione familiare, rivisitandola con un tocco di modernità ed eleganza. Il Ristorante Relais Ca’ del Poggio è aperto a San Pietro di Feletto, lungo la Strada del Prosecco Superiore Docg, dal 18 ottobre 1994, e da allora incontra il crescente favore di una clientela raffinata ed esigente.

 

Se il panorama sui colli del Prosecco che si ammira dalle sale del Ristorante Relais Ca’ del Poggio va dritto al cuore, il palato degli ospiti della famiglia Stocco è deliziato da una cucina marinara che, grazie alla creatività degli chef Marco Stocco e Vincenzo Vairo, si è ormai imposta all’attenzione dei più severi gourmet. Molto conosciuto nell’ambiente sportivo – in via dei Pascoli, unica salita certificata dalla Federazione Ciclistica Italiana, ribattezzata Muro di Ca’ del Poggio e gemellata con il Muro di Grammont, la leggendaria salita del Giro delle Fiandre, sono transitate le edizioni 2009, 2013 e 2014 del Giro d’Italia e il Campionato Italiano Professionisti del 2010 – il Ristorante Relais Ca’ del Poggio dispone di 80 coperti inseriti in un ambiente elegante e al tempo stesso familiare, in cui Alberto Stocco e i suoi collaboratori fanno sentire gli ospiti come a casa loro.

Dal maggio 2013, l’offerta turistica di Ca’ del Poggio è arricchita dall’Hotel Villa del Poggio, una struttura dotata di ogni comfort (e con una meravigliosa terrazza panoramica) che si integra alla perfezione con l’ospitalità offerta dal ristorante, trasformando quest’angolo della Marca Trevigiana – a 60 km da Venezia – in una specie di paradiso per una clientela che ama immergersi nell’atmosfera rilassata ed elegante delle colline del Prosecco. Nelle vicinanze sono disponibili campi da golf e da equitazione, oltre a percorsi naturalistici da esplorare a piedi o con le mountain bike messe a disposizione dall’hotel, per una vacanza all’insegna del benessere e del relax.   

 

alcune foto della serata di Ca’ del Poggio dedicata a Pantani e Armstrong (credit FOTO BOLGAN) 

b Ca' del Poggio Gli organizzatori con Tavelli e Turrini
b Ca' del Poggio Tavelli e Turrini 3
   
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