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ITALIAN BIKE FESTIVAL: LA FIERA ENTRA IN UNA NUOVA ERA


A Rimini va in archivio la prima edizione di un originale expo “di strada” che ha catalizzato l’attenzione di numerosi marchi di settore e di un pubblico numeroso e mai così eterogeneo. Ecco in carrellata le novità più significative dei settori “road”, “off-road” e soprattutto “elettrico”

Se oltre confine – e anche a casa nostra – il formato “fiera ciclistica” è da qualche stagione in crisi di identità, ci hanno pensato i neonati soci della Taking Off a proporre una valida e apprezzabile alternativa.

L’idea, studiata a tavolino e diventata poi realtà gli scorsi 31 agosto e 1 e 2 settembre, è stata quella di un evento legato alle due ruote di qualsiasi tipologia (strada, mtb ed “elettrico”) organizzato in una città di dimensioni medio-grandi come Rimini, posizionata nel “nevralgico” centro nord dello stivale, con una grande ricettività dal punto di vista alberghiero e con la possibilità di proporre  tracciati sia da “road” che da “off-road” (tre circuiti in tutto, più uno trail allestito all’interno dell’area espositiva).

Due dettagli fondamentali: il primo, l’evento era completamente gratuito, aperto a tutti e destinato principalmente al pubblico e – solo in seconda battuta – agli addetti ai lavori.

Il secondo, l’Italian Bike Festival è nato come “fiera di strada”, ovvero una manifestazione allestita transennando parte di una zona centrale della città romagnola, destinando quello spazio a due passi dal mare agli oltre cento espositori che hanno aderito all’iniziativa.

Il risultato? Oggettivamente un successo e questo non soltanto per il lusinghiero numero di brand (sia italiani che stranieri) che hanno partecipato, ma anche per il significativo riscontro di pubblico che ha sfidato anche il maltempo che ha imperversato a tratti su questo neonato festival delle due ruote.

Il comunicato ufficiale dell’organizzazione parla di oltre 25.000 appassionati e 250 negozi specializzati che durante i tre giorni hanno animato gli stand allestiti all’interno del centralissimo Parco Fellini di Rimini. Chiaro, è impossibile dare veridicità assoluta a questo dato perché non c’erano biglietti da staccare, ma quel che è certo è che nei tre giorni del festival di gente per gli stand noi di “InBici” ne abbiamo vista davvero tanta e, quel che più conta, si è trattato di gente con uno spirito più “easy” di quel che abitualmente siamo abituati a vedere nelle fiere ciclistiche di stipo tradizionale (appunto, proprio quelle in crisi… ).

«Un evento curato, rilassato e chic», il commento sull’evento che ha espresso uno degli espositori che siamo andati a visitare. Concordiamo in pieno anche noi: la prima edizione dell’Italian Bike Festival è stata una sorta di piacevole happening delle due ruote che ha sfruttato al meglio una serie di situazioni. In primis, la collocazione al termine delle italiche ferie d’agosto, il cambio di data della “classica” fiera di Eurobike (quest’anno anticipata a inizio luglio) e, non da ultimo, il venir meno di quella che sarebbe stata la fiera di settore più importante del nostro Paese, ovverosia la fiera di Cosmobike, che all’ultimo momento ha annullato la data settembrina per dare appuntamento a un evento nel prossimo febbraio con un formato – manco a dirlo  – diverso da quello della fiera “classica”.

Tant’è: se gli espositori del primo Italian Bike Festival sono stati centoventi in tutto e se c’è stato anche un ottimo riscontro anche degli addetti ai lavori (sia negozianti sia noi giornalisti di settore) il merito è anche di una concomitanza di fattori di cui gli organizzatori, guidati dal bravo Direttore Francesco Ferrario, hanno saputo beneficiare. Ma resta il fatto che il Festival è stato ideato, pianificato e poi allestito nel migliore dei modi, evitando il pericolo che una situazione espositiva “di strada” si trasformasse in un evento disordinato, caotico e senza un carattere ben delineato. Affatto: il carattere l’Italian Bike festival lo ha mostrato eccome. Non ambisce certo a diventare un evento di riferimento a portata internazionale, ma di sicuro un appuntamento espositivo clou per quel che riguarda il panorama nazionale, proponendo tra l’altro un format in parte nuovo, che può rappresentare una valida alternativa alle “classiche” fiere sempre più in affanno e in cerca di identità.

Cosa abbiamo visto

A Rimini, noi “penne” della stampa ciclistica tecnica, non ci aspettavamo certo di vedere novità assolute, perché sappiamo che è l’inizio dell’estate il periodo in cui le maggiori aziende concentrano il “lancio” dei loro nuovi modelli e le loro proposte tecniche inedite. Molte di queste ultime, tra l’altro, quest’anno hanno trovato nella anticipata fiera di Eurobike la loro prima occasione di visibilità al pubblico e agli addetti ai lavori.

Il neonato Italian Bike Festival ci ha però consentito di toccare con mano prodotti che fino a quel giorno avevamo solo visto dalle foto delle cartelle stampa ufficiali (perché no, anche da parte di tanti big della produzione telaistica che da anni disertano la fiera tedesca), oltre a rappresentare un’occasione per individuare le tendenze e le direzioni del mercato nazionale, capire cioè quali sono i segmenti che stanno crescendo e quali quelli che segnano un’inversione di rotta.

L’Italian Bike Festival è stato ed è nato come evento trasversale, che ha visto rappresentati in maniera equa sia il mondo “strada” sia quello “mtb” e che non ci è sembrato avere una matrice più prettamente protesa verso l’uno o l’altro mondo. Quel che è certo, ma questo in fondo non fa più notizia, è che sia il segmento della bici da corsa che quello delle “ruote grasse” vedono nelle proposte elettriche la spinta più forte, andando a definire un mondo che sappiamo bene è impossibile ignorare e che – ad oggi – ha la stessa dignità (non solo commerciale) di quello delle tradizionali bici “muscolari”.

Nelle pagine che seguono vedremo allora le proposte e gli spunti più interessanti visti durante la tre giorni riminese, rimandandovi inoltre al nostro sito internet www.inbici.net per scoprire ancora più foto e informazioni tecniche dettagliate sulle nuove proposte che abbiamo visto in riviera.

“Hanno detto”

Francesco Ferrario, direttore della manifestazione: “Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti dalla prima edizione di Italian Bike Festival”, sottolinea. “La partnership con il comune di Rimini è stata vincente. Numerosissimi gli appassionati e non che hanno potuto testare e vedere le biciclette esposte, oltre ai nuovi modelli bike 2019. A Rimini si sono viste anche le famiglie con i bambini che hanno potuto vivere una bella giornata all’insegna delle due ruote”.

Gianluca Brasini, Assessore allo Sport della città di Rimini: “Ci siamo resi conto di avere portato sul territorio una manifestazione straordinariamente appetibile per il mondo della bicicletta. Pensata in piena sinergia con tutti gli altri eventi della nostra regione del settore. Questa è la prima edizione di quello che ci auguriamo essere un evento che si possa inserire a pieno titolo nel panorama nazionale e internazionale del settore bike e non solo.”

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a cura di Maurizio Coccia Copyright © INBICI MAGAZINE

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