La Consulta fa dietrofront

Alla fine, anche se nel comunicato ufficiale si capta un rivolo di risentimento, la Consulta – come ampiamente previsto – ha dovuto ammettere la “non congruità” della sua decisione, reintegrando formalmente l’Acsi al tavolo degli enti.

Morale? Tanto rumore per nulla, se non l’effetto di disorientamento che ha pervaso, in queste settimane, i cicloamotori italiani “a cui queste scaramucce politiche – come ha più volte sottolineato il presidente Emiliano Borgna – non interessano”.

 

Nel Comunicato emesso dal Consiglio Nazionale della Consulta, dopo la riunione di ieri a Bologna, si legge quanto segue: “Dopo aver esaminato la documentazione presentata dall’avvocato Borgna, la Consulta ha rimosso i presupposti che avevano dato luogo il 25 novembre alla delibera di sospensione della medesima, riammettendo a pieno titolo l’Acsi tra gli organismi facenti parte della Consulta Nazionale del Ciclismo”.

 

Una decisione dunque, carte alla mano, inevitabile, anche se la Consulta lascia intendere nel suo comunicato che la scelta sarebbe figlia “dell’impegno formale e spontaneo dell’ACSI al ritiro della citazione nei confronti del Presidente della CNC Davide Ceccaroni” e che “contrariamente a quanto erroneamente riportato da organi di stampa, il Coni non è intervenuto sulla questione”.

 

“La nuova normativa riguardante il ciclismo amatoriale – prosegue la Consulta – comporterà una necessaria fase di informativa per la sua corretta applicazione, in specie per quanto attiene l’autocertificazione etica. A tal fine la Consulta sarà attivata la casella e-mail “etica@consultanazionaleciclismo.it” alla quale potranno essere indirizzate tutte le comunicazioni relative alla normativa etica introdotta con decorrenza 1.1.2014. In particolare, alla casella e-mail indicata dovranno essere inviate le comunicazioni relative a tesserati cicloamatori 2014 che non risultino in possesso del necessario requisito etico, onde poter effettuare le necessarie verifiche prima di attuare il ritiro della tessera e le eventuali azioni conseguenti, a supporto delle associazioni affiliate agli Enti della Consulta”.