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LA MAGLIA DELLA TREVIGIANI TORNA ALL’ANTICO CON I COLORI STORICI BIANCO E BLU


Scende dallo scalino delle continental e trona tra i dilettanti. E detiene un record mondiale: schiera i tre fratelli Colnaghi per la prima volta insieme. Due gemelli e il fratello minore

Si torna all’antico. La Trevigiani rientra nel gruppo dei dilettanti e riporta la maglia agli antichi allori. Pedalerà su biciclette Ktm e correrà le prime gare di apertura stagione, dalla Firenze – Empoli alla Coppa San Geo, con l’intenzione di salire sul podio.

Tra i candidati alla vittoria c’è Luca Conaghi, uno dei corridori più promettenti del panorama ciclistico internazionale. Ma parliamo del team. Abbandonato il progetto in questo 2021, di far parte delle continental, ecco la scelta di creare un gruppo giovane, undici corridori tra elite e under23 e dieci juniores. Spazio ai giovani insomma, ma con lo sguardo a ciò che è stato nel passato.

A partire dalla maglia che torna come cento anni fa, ovvero azzurro scuro con l’immancabile fascia bianca centrale e la scritta che campeggia sul petto: Unione Ciclisti Trevigiani. “Non dobbiamo dimenticare ala storia passata. Sulle spalle portiamo 108 anni di storia, di vittorie, di successi, un collare e una stella d’oro al merito del Conti e un simbolo, quello di Treviso”, le parole emozionanti di Ettore Renato Barzi, ottant’anni già compiuto e ancora la baldanza di un ragazzo nel temere anche quest’anno le redini della Trevigiani, nata nel 1913.

Abbiamo fatto un piccolo passo indietro – racconta il presidente del sodalizio di Porta San Tomaso nel corso della presentazione della maglia che si è tenuta a Palazzo Rinaldi a Treviso – perché dopo l’anno della pandemia abbiamo preferito limitare gli orizzonti e crescere un nuovo vivaio. Ripartire dalle basi e ritrovare l’entusiasmo per il ciclismo. Correre all’estero era certamente bello ma a noi piace anche poter tifare per i nostri ragazzi anche qui in Italia”. Un cambio totale di rotta per l’ultracentenaria squadra trevigiana che aveva voglia di rifiatare dopo gli anni nel mondo continental corsi sempre con il piede sull’acceleratore. E in questo rientro nei ranghi dei dilettanti Renato Barzi ha trovato appoggio in Roberto Campana della Campana Imballaggi che affianca lo stesso Barzi nella presidenza assieme a Sonia Giulietta Casotti. Intanto è stata annunciato lo spostamento anche per quest’anno della Popolarissima.

Era in calendario per il 21 marzo. Si dovrebbe invece correre il prossimo 12 settembre. Internazionale o nazionale? Verrà deciso tra qualche settimana. La Trevigiani targata 2021 detiene pure un record. E’ l’unico team a livello mondiale ad avere tra le fila ben tre fratelli, una vera e propria dinastia. I gemelli lombardi Andrea e Davide Colnaghi, elite al secondo anno faranno in un certo senso da guardaspalle al fratello più piccolo, Luca, all’ultimo anno under23 e che lo scorso settembre in maglia Zalf conquistò ben due tappe al Giro d’Italia under23, la Gradara – Riccione e la Riccione – Mordano e vestì la maglia rossa a punti.

Alla gara di esordio della stagione i due gemelli Andrea e Davide saranno gli alfieri di Luca per agguantare la Coppa San Geo. I due gemelli Colnaghi guardano il loro fratello minore con sguardo di ammirazione. Sanno di dover fare le mamma chioccia al loro Luca che ha le potenzialità per diventare un grande corridore. Un curriculum di grande prestigio e un contratto tra i professionisti da strappare. Ha intelligenza tattica, spunto veloce e tiene le salite. Davide e Andrea come sempre si fatica a distinguerli, anche se sono corridori che si conoscono da almeno sei anni. Grande forza e determinazione la loro.

Ma i risultati non sono stati generosi con i due gemelli lecchesi. “Si dai abbiamo messo la testa a posto – raccontano in coro -. Siamo al secondo anno élite, ma abbiamo ancora tanta voglia di dimostrare il nostro valore. Adesso abbiamo anche un compito in più, quello di fare gruppo attorno a Luca che è senza dubbio un vincente. Con questa Trevigiani ci troviamo bene, un ambiente giovane e serio e con Alessandro Coden in qualità di direttore sportivo ci sentiamo davvero seguiti come ne avevamo bisogno”.

Davide Colnaghi è stato da esordiente anche campione italiano di ciclocross. E avrebbe una gran voglia di ributtarsi nel fango: “E’ una specialità che ti permette di superare tante difficoltà che si incontrano sulla strada. Ci penserò a fine stagione”. Luca invece dopo un inverno burrascoso, è uscito vincitore dalla vicenda legata ad un integratore. Assolto a pieni voti. “Voglio lasciarmi quella vicenda alle spalle. Ora guardo al futuro e alla stagione di gare che scatta dalla prossima settimana. Hi trovato l’ambiente giusto e per la prima volta sono assieme ai miei fratelli. Un grande vantaggio. Siamo una vera famiglia adesso”…tutti e tre insieme appassionatamente e trevigianamente….

a cura di Tina Ruggeri ©Riproduzione Riservata-Copyright© InBici Magazine

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