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LA SFIDA

LA SFIDA



Sembra banale come frase iniziale, ma tutto è  iniziato per caso, vagando nel web…..
All’improvviso mi trovo questa pagina “sfida anche tu i colli della leggenda”. Inizialmente la pagina era appena abbozzata,  e col passare dei giorni si aggiungevano nuovi elementi, nuove informazioni, nuovi stimoli. A gennaio la decisione è presa: questa primavera si prova!

Passano i mesi, cerco di macinare il massimo numero possibile di km e di metri di dislivello e improvvisamente mi trovo all’inizio di giugno, unico momento a mia disposizione per tentare questa bellissima sfida.
Purtroppo i miei compagni non possono seguirmi per vari motivi, e così decidiamo che i miei assistenti saranno Angela, mia moglie e Bruce, il cagnone di famiglia.
Martedì 7 giugno….. il dado è tratto, alle 8 del mattino i primi colpi di pedale dal piazzale della stazione di Briançon in direzione del primo dei 7majeurs, l’Izoard…. la salita scorre veloce, le gambe rispondono bene e le nuvole non sembrano troppo minacciose. Arrivo in vetta, foto, e discesa veloce verso Ville Vieille, da dove parte la salita al colle dell’agnello. Anche qui la prima parte scorre via veloce, ma i nuvoloni iniziano a essere minacciosi. A circa 7km dal colle inizia a piovere e l’ultimo km lo faccio sotto una intensa grandinata. Al colle c’è 1 grado e mi rifugio in macchina. Dopo 2 ore molla un po’ la pioggia e decido di ripartire. Veloce discesa su Sampeyre e via in salita verso l’omonimo colle. Ricomincia a piovere e arrivo in vetta al terzo colle fradicio.  Scendiamo in fondovalle e cominciamo a risalire, destinazione Marmora in valle Maira dove ci fermiamo a dormire.
Al mattino sono indeciso…. abbandonare, continuare….. Angela mi dà una strigliata e mi convince a fare una variante, salire al colle della lombarda in auto, discendere a Isola e fare la Bonette, lasciando i colli rimanenti da salire nei giorni successivi e entrare nella confraternita come membro. Non sono convinto, ma proviamo…. inizio a salire alla Bonette e arrivo allo scollinamento a 2720mt sotto la pioggia. Mi cambio e scendo veloce a Jausier da dove inizia la salita al col du Vars. Al bivio dove inizia la salita vera decido, basta così.  Fino qui è stato faticoso, ma mi sono divertito. Mancano 3 colli, ma 230km con quasi 7000mt di dislivello possono bastare.
Il mercoledì successivo salgo al colle della Lombarda, 35km da Demonte con 1600mt di dislivello scorrono senza problemi.
Manca ancora la bestia nera, il colle Fauniera, dal paese di Pradleves sono 22km con 1950mt di dislivello e lunghi tratti oltre il 15% qui Pantani e Savoldelli hanno scritto pagine mitiche della storia del drammatico giro del ’99. Il primo con la grande salita, il secondo con la discesa a velocità  folle che lo portò a vincere la tappa.
Tocca al’ultimo: il Vars. Decido di partire da Ville Vieille, scendere fino a Guillestre e da li salire al colle. 19km, 1200mt di dislivello, sono i numeri dell’ultimo mostro sacro del ciclismo da affrontare per poter indossare la prestigiosa maglietta della confrerie des 7 majeurs. 

In conclusione questi 7 colli rappresentano una sfida sportiva bellissima e durissima se si decide di percorrerla in modalità  “ultracycling”, rimanendo nelle 24 o 48 ore. Volendo è  però  possibile spezzare l’anello in più tappe, a seconda del proprio allenamento, o della propria voglia di “tribolare”, rimangono in ogni caso 7 mete da percorrere pensando alla storia di questo “maledetto “sport e agli uomini che ne hanno scritto le mitiche pagine.

 

 

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