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LA TAPPA ACCORCIATA: SALVIAMO I CORRIDORI


Abbiamo sentito le voci di alcuni protagonista dal Giro d’Italia, alla partenza della tappa di Sacile, in quella frazione che era disegnata come il trapone dolomitico, con la Cima Coppi sul Pordoi, il Fedaia e il Giau.

Certamente, lo spettacolo ne ha rimesso. Si attendeva quella che è la tappa regina del Giro, con le salite a fare la differenza, perché il Giro fa sempre la differenza sulle asperità venete e in parte trentine. Ma sempre più si guarda alla sicurezza degli atleti. Anche per noi che da Sacile siamo saliti a Cortina lungo il Cadore era in alcuni tratti impossibile mantenere la macchina sulla sede stradale. Vi lasciamo immaginare come possano aver pedalato i corridori.

Era da sabato sera che si rincorrevano voci notturne di riunioni, di scambi di messaggi, di telefonate, per capire come affrontare i rischi di neve , ghiaccio e diluvio universale e alla fine la decisione è arrivata. Mauro Vegni ha tagliato la testa al toro, in accordo anche con Christian Salvato che rappresenta i corridori al Giro si è scelto di togliere due passi. 212 chilometri di tappone, con le condizioni meteo addirittura peggiori rispetto all’inverno, significava mettere a serio rischio l’incolumità ieri corridori.

Sul Pordoi e sul Fedaia ha nevicato ma soprattutto è scesa anche neve ghiacciata, ben più fredda dei fiocchi ai quali siamo abituati quando la neve scende lenta. E quindi più pericolosa e insidiosa. Inoltre le sedi stradali sono state riassaltate e avrebbero creato ancora più pericolosità in quanto una patina saponata le ha impregnate, rendendole ancor più pericolose. Rischiosa anche la discesa del Giau comunque, con quasi due metri di neve ai lati, e il bosco che respira aria ghiacciata e nebbia. Una scelta saggia si, nonostante il tifo volesse “sangue e arena”.

Giro d’Italia 2021 Cortina d’Ampezzo– photo Roberto Bettini/BettiniPhoto©2021

Giusto, fin dai tempi dei romani, gli imperatori facevano divertire il popolo proponendogli spettacoli di massacri tra uomini e bestie e tra uomini e uomini. Ma il tempo delle antiche arene è passato, e comunque, pur in bicicletta, i corridori sono eroi, vittime di cadute, trafitti da lame, come fossero spade di gladiatori. Piove su Cortina, piove sul bosco, racconterebbe D’Annunzio. I corridori hanno trovato l’accordo con Rcs: “La tappa la vogliamo fare lo stesso, certamente ridotta per evitare rischi per noi corridori. Vogliamo dare comunque spettacolo. Cercheremo di alimentari al meglio ma comunque anche questi 153 chilometri faranno la differenza” ci aveva raccontato prima del via Andrea Pasqualon. E spettacolo è stato. 

Giro d’Italia 2021 -Cortina d’Ampezzo 153 km – 24/05/2021 – Filippo Ganna (ITA – Ineos Grenadiers) – photo Luca Bettini/BettiniPhoto©2021

a cura di Tina Ruggeri Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata

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