LOTTO SOUDAL

Kris Boeckmans ha rilasciato le prime dichiarazioni dopo il terribile incidente occorsogli alla Vuelta a España 2015

 

 

Il portacolori della Lotto Soudal ha dovuto subire un lungo intervento per ridurre le fratture subite in varie zone del corpo, specialmente la faccia, e ha dovuto trascorrere un periodo in coma artificiale. “Non ricordo nulla dei giorni precedenti la caduta e la caduta stessa – racconta – Le prime settimane ho fatto sogni strani. Tutti coloro che mi hanno fatto visita in Spagna erano nei miei sogni, ma in situazioni differenti. È stato un periodo molto confuso. Tramite le storie che, compreso Thomas De Gendt, mi hanno raccontato, ho cercato di recuperare ciò che la mia memoria aveva perso. Sembra che io ricordi solamente la prima tappa della Vuelta perfettamente e i giorni seguenti sono molto sfocati. Tra l’altro sono tornato perfettamente cosciente solo tre giorni dopo che ero uscito dal coma“.

 

Passo dopo passo, il belga sta recuperando la forma tramite “esercizi di riabilitazione”, grazie ai quali ha recuperato “8 dei 15 chili persi“. “Non sento dolore, ma le operazioni subite si sentono – prosegue – Le viti che ho nella guancia, che possono uscire la prossima settimana, mi irritano. Il mio mal di testa peggiora quando devo concentrarmi a lungo. In quel momento avverto la pressione e mi prendo un momento di riposo. Ogni giorno passo del tempo in una stanza buia e completamente silenzisa. In questo modo posso recuperare più velocemente dalla mia commozione“.

Nonostante tutto, Boeckmans si sente ancora un ciclista. Inizialmente non si era reso conto della “gravità della situazione” e sono servite “le foto e le testimonianze di familiari e amici” per riuscire a fare il punto della situazione. Ciò non gli ha impedito di immaginarsi “in bicicletta di fronte ai Campionati del Mondo di Richmond”. Difficile, tuttavia, fare i piani per il futuro anche perché al momento si sente in grado “di guidare la bicicletta solo per cinque minuti”. “I terapisti ed il medico della squadra fanno sì che mi riposi abbastanza tra i vari esercizi – conclude – Per ora, mi fermo dopo un’ora e mezza, dopo essermi concentrato sulla forza e sulla stabilità. Passo dopo passo possiamo costruire anche l’intensità“.

 

Fonte SpazioCiclismo

Luca Pellegrini