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MARCIALONGA E I “PASSI” ARDITI

MARCIALONGA E I “PASSI” ARDITI



Si dice che ogni volta che vediamo associare i numeri 11:11, anche sull’orologio, le banche della nostra memoria cellulare si attivino ulteriormente, provocando una profonda stimolazione, in ricordo di qualcosa a lungo dimenticato.

 

La comparsa dell’11:11 parrebbe dunque una potente conferma che stiamo andando nella giusta direzione. E chi meglio dell’11.a Marcialonga Cycling Craft del 4 giugno potrebbe “indicare la strada più corretta da seguire”? La seconda competizione di casa Marcialonga permette ai pedalatori di tutto il mondo di divertirsi lungo due spettacolari itinerari trentini, fra salite mitiche e discese veloci d’impareggiabile bellezza, giusto qualche giorno più tardi del passaggio dei professionisti del centenario del Giro d’Italia che il 24 e 25 maggio sfileranno lungo le Valli di Fiemme e di Fassa, le stesse che hanno recentemente dato vita alla 44.a edizione della Marcialonga fondistica.

I cicloamatori dell’undicesima Marcialonga Cycling Craft scatteranno da Predazzo verso la prima erta fra i prati verdi di Monte San Pietro, puntando poi al 10% di pendenza del Passo di Lavazè, il quale mette in comunicazione Cavalese in Val di Fiemme (TN) con la Val d’Ega in provincia di Bolzano, nonché ultima asperità per chi affronterà l’itinerario mediofondo.

 

Gli arditi che proseguiranno per il percorso lungo si troveranno innanzi il Passo San Pellegrino, il quale mescola brillanti risultati degli sportivi e testimonianze storiche della Grande Guerra combattutasi proprio tra queste montagne. Il 26 maggio 2006 il Passo costituì l’essenza della 19.a tappa del Giro d’Italia, da Pordenone al San Pellegrino, affrontato anche dal lato di Falcade durante la 18.a tappa del Giro 2014, con il colombiano Julián Arredondo ad ottenere la maglia azzurra di miglior scalatore. E non è finita qui per i granfondisti, poiché vi è ancora il Passo Valles, anch’esso più volte affrontato dal Giro più famoso d’Italia, nonché Cima Coppi nell’edizione 1978. Un’area altamente scenografica e spettacolare, un’apoteosi di emozioni, zona di confine anche dal punto di vista geologico, con le Pale di San Martino a dare un tocco in più di suggestione ad una delle manifestazioni più amate dai cicloamatori d’Italia. Nei dintorni si potrà anche scorgere una roccia arenaria di colore rossastro, “preludio” degli abeti rossi del Parco di Paneveggio, una delle zone inserite nella lista dei beni naturali riconosciuti dall’Unesco, patrimonio dell’Umanità.

Il ritorno a Predazzo si concluderà con un “bagno di folla” che premierà i pedalatori più abili e veloci. Spettacolo ed iniziative coroneranno il tutto, fra Expo, bike test, stand in cui gli sponsor potranno mostrare i propri prodotti, Minicycling per i giovani della bicicletta ed altre novità, come la sfida a Scatto Fisso del venerdì sera, nuova gara nata dalla “fantasia” del comitato organizzatore.  

La Marcialonga Cycling Craft è prova del Campionato Nazionale ACSI granfondo/mediofondo, di InBici Top Challenge, dell’internazionale Gran Fondo World Tour e dello Zero Wind Show – il circuito che premia la passione, e le iscrizioni per competervi sono fissate a 35 euro da saldare entro il 2 maggio, 40 euro dal 3 maggio al 2 giugno e 45 euro solamente sabato 3 giugno, data di chiusura iscrizioni.

Info: www.marcialonga.it e canali Facebook, Twitter, Instagram, Google+ e YouTube.

 

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