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MISSIONE PARANÀ RIO GRANDE DO SUL SANTA CATARINA

MISSIONE PARANÀ – RIO GRANDE DO SUL – SANTA CATARINA



Il padovano Samuele Pulze, in servizio nell’Arma dei Carabinieri con il grado di Maggiore e con l’incarico di Ufficiale veterinario, classe 1975, appassionato di mountain bike e tesserato F.C.I. con la società A.S.D. MTB FACTORY TEAM (Padova), già partecipe delle più prestigiose e dure marathon del panorama ciclistico italiano (Sudtirol Sellaronda Hero, Dolomiti Superbike, Tre Epic, Lessinia Legend, Alta Valtellina Bike Marathon e Etna Marathon, solo per citarne alcune), ha iniziato, a partire dal 2013, un sodalizio che lo vede impegnato, insieme ad altri ciclisti veneti e italo-brasiliani di Erechim (Rio Grande do Sul) e Concordia (Santa Catarina), nel progetto sportivo e storico-culturale  “Trail – Non solo un viaggio, ma un percorso di vita e di cultura”.

 

 

Sito archeologico di São Miguel das Missões(Rio Grande do Sul)

 

 

L’evento, a carattere itinerante, ha già alle spalle tre edizioni: “Trail Brasile” (marzo – aprile 2013), “Trail Italia” (giugno 2014) e “Trail Immigranti” (febbraio – marzo 2016). Il filo conduttore rimane sempre il medesimo: la riscoperta delle comune origini che legano Italia e Brasile meridionale, meta di larga parte dell’emigrazione veneto-lombardo-emiliana post-Unitaria (ultimo trentennio del XIX secolo), quindi protrattasi fino agli inizi del 1900; un semplice dato consente di interpretare la portata del fenomeno: attualmente in Brasile 30 milioni di abitanti sono di origine italiana, vale a dire la maggior presenza di “Sangue” Italico al di fuori del Patrio Suolo!

Dati tecnici e informazioni sulle edizioni del Trail in breve:

 

  1. il “Trail Brasile” si è svolto su circa 1.200 km di itinerario e 21.000 metri di dislivello positivo, diviso in due “tronconi” aventi per riferimento la città di Erechim (Rio Grande do Sul, circa 800m sul livello del mare): la prima fase si è svolta in direzione di Foz de Iguaçu (Paranà, quindi verso l’interno del Paese), la seconda in direzione di Florianopolis (Santa Catarina), famosa per le sue spiagge di sabbia bianca sull’Atlantico e gli allevamenti di ostriche;
  2. il “Trail Italia” si è svolto sul suolo italiano, avendo per tema i percorsi della Grande Guerra in occasione del centenario del suo inizio (1914), quindi ripercorrendo alcuni dei territori che furono teatro di importanti scontri bellici, tra cui Pian delle Fugazze, Val Galmarara, Campo Gallina, il Ghertele e parte della famosa “100 km dei forti” (Altopiano di Asiago), nonché le Tofane, il Lagazzuoi, il percorso del Sudtirol Sellaronda Hero e della Dolomiti Superbike (territorio posto tra Cortina, Selva di Val Gardena e Dobbiaco), per un totale di 550 km percorsi, con 18.000 m di dislivello positivo;
  3. il “Trail Immigranti” ha percorso sterrati ed asfalto dei comprensori di Erechim e Concordia, per un totale di 800 km percorsi e 15.200 metri di dislivello positivo, con itinerari caratterizzati da continui saliscendi, condizioni climatiche estremamente variabili e tracciati disegnati sulla modalità del “circuito”; tra le città toccate dal percorso si ricordano Seara, Lindoia do Sul, Aratiba e Campinas do Sul.
  4.  

 

Le spiagge di sabbia bianca di Florianopolis (Santa Catarina)

 

Della duplice esperienza brasiliana, Samuele racconta: «La vera impresa non è quella sui pedali, bensì racchiudere nei vincoli formali delle parole le emozioni di simili viaggi e di tali esperienze, connubio di sforzo fisico e contatto con ambienti naturali spesso incontaminati dalla presenza umana: dal silenzio dell’Altopiano all’abbraccio sinuoso della vegetazione tropicale, dal respiro della Storia alla percezione di una parte del Brasile in tumultuoso sviluppo tecnologico ed economico, ma al contempo realtà variegata e composita, con tutte le contraddizioni tipiche dei Paesi emergenti. In tal senso, mi limito a citare solo alcune delle esperienze più significative: l’attraversamento del territorio delle Missioni Gesuite dei secoli XVII e XVIII, con la concessione Ministeriale di entrare in bicicletta all’interno del sito – patrimonio UNESCO – di São Miguel das Missões (pueblo la cui ricostruzione cinematografica compare nel celebre film Mission del 1986); la vista di una delle più spettacolari meraviglie della Terra, le cascate dell’Iguaçu, maestose ed indescrivibili, in particolare la più celebre di esse, la Garganta do Diabo; la visita guidata all’interno della più grande centrale idroelettrica del mondo, la mastodontica Itaipù(Paranà), capace di fornire, rispettivamente, il 70 e il 30% dell’intero consumo energetico di Paraguay e Brasile; il panorama offerto dall’alto del Canyon Montenegro, squarcio di 700 metri sulla superficie terrestre; la scalata della Serra do Rio do Rastro, da quota 200 a 1.500 metri in 17 km; Florianopolis, isola sulla costa atlantica, tanto urbanizzata e turistica nella parte settentrionale, quanto capace di offrire paradisi naturali nella più selvaggia regione meridionale. A corredo di tutto ciò, l’abbraccio sempre caloroso e, detto senza retorica alcuna, commovente da parte delle comunità italiane (per lo più venete) degli Stati del Rio Grande do Sul e di Santa Catarina, che con la loro determinazione ed impegno sono riuscite a radicare la tradizione e la cultura d’origine, comunicando una forza percettiva di appartenenza che sul suolo italico sembra, purtroppo, essersi affievolita. La medesima coesione ha accompagnato fin dai primi momenti tutti noi ciclisti, senza confini di lingua, di razza e di tradizioni. Un ringraziamento particolare all’amico e collega Davide Frana, ciclista di bike extreme, non nuovo a simili imprese (nel suo libro “Siga no mas”, editore Riccardo Morandotti – Bologna, racconta i suoi 4.000 km in solitaria sulla catena andina), costante punto di riferimento per me e per tutti i partecipanti».

 

 

Gli sterrati nei dintorni di Concordia (Santa Catarina)

 

Con il più recente “Trail Immigranti” si chiude il terzo capitolo della “saga”, ma è già in fucina quello successivo: si stanno gettando le basi del “Trail Natal do Sul”[1] che, a cavallo tra i mesi di dicembre 2016 e gennaio 2017, condurrà alla scoperta di nuovi siti di esplorazione ciclistica nei territori del Sud del Brasile (a dir poco sterminato, se si pensa che il solo Rio Grande do Sul è più esteso dell’intera Italia), ma soprattutto sarà l’ennesima e sempre emozionante occasione di un abbraccio tra fratelli.

 

[1] Per chi fosse interessato ad informazioni, modalità e costi di partecipazione all’evento contattare Samuele Pulze al seguente indirizzo e-mail:  mrferret75@gmail.com .

 

Contatto:

Samuele Pulze, Via Carlo Cerato 7, 35123 Padova,

cell 3313646375 (con whatsapp) oppure 3472697257.

 

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