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MONDIALI



Si chiude con una squalifica il Mondiale di Bergen 2017 di Gianni Moscon.

 

Protagonista nel finale di una bella azione con Julian Alaphilippe, il corridore della Sky ha visto il suo risultato cancellato dalla giuria. Caduto nel penultimo giro, l’azzurro era riuscito a rientrare in vista del suono della campana, mostrandosi poi tra i più pimpanti nell’ultima ascesa di Salmon Hill per poi farsi staccare nel tratto di pavé dal francese.

 

Al traguardo aveva mostrato il suo rammarico per l’attacco del rivale, con il quale avrebbe potuto altrimenti anche giocarsi il successo finale. Uno scenario che sarebbe stato ancor più beffardo nell’eventualità in cui si fosse avverato visto che la giuria ha deciso di squalificare il corridore, colpevole di un traino prolungato a circa 34 chilometri dalla conclusione, con l’ammiraglia che lo ha favorito per un lungo tratto.

Cassani difende Moscon: “Quanto successo è soltanto colpa mia”

 

Davide Cassani si assume le responsabilità per il traino che ha portato alla squalifica di Gianni Moscon al Mondiale di Bergen 2017.

 

Il CT azzurro si addossa la colpa di una decisione che ha portato il corridore azzurro ad essere squalificato, macchiando così una prova di altissimo livello, che lo ha visto fare la differenza all’ultimo passaggio su Salmon Hill, per essere poi ripreso, assieme a Julian Alaphilippe, negli ultimi due chilometri di corsa. Da bravo condottiero, con le spalle larghe, il selezionatore protegge il suo giovane pupillo, che (dopo il contestato episodio con Kevin Réza) stava ricevendo numerose critiche.

 

“Vi prego, Moscon non c’entra nulla – scrive il cittì sui social già in serata – Sono io che ho sbagliato e mi assumo tutte le responsabilità e chiedo scusa soprattutto a Gianni”. Nella Gazzetta dello Sport in edicola oggi contestualizza meglio la situazione la sua decisione:Quanto successo è soltanto colpa mia. Gli ho dato io la borraccia, gli ho detto ‘prendila’. Saranno stati al massimo 6-7 secondi. Moscon era caduto, aveva preso una brutta botta, ha aspettato 40 secondi l’ammiraglia perché c’era il barrage, ha cambiato la bicicletta ed è ripartito”.

 

fonte SpazioCiclismo

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