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MONDO GREEN

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Prodotti costosi e lubrificanti super-professionali? Non sempre. A volte, per riportare ruote e telai all’antico splendore, bastano aceto e Sapone di Marsiglia

 

Il grande Marco Pantani, quando ancora non era il Pirata, per lavare la sua bicicletta – curata con lo scrupolo maniacale di una reliquia –  la metteva nella vasca da bagno. Ora, se volete imitarlo non c’è problema, unica controindicazione: le scontate lamentele di mamme e mogli che, di solito, non condividono tanto zelo.

Scherzi a parte, la pulizia della bicicletta è un rito che ogni ciclomotore santifica come meglio crede: utilizzando prodotti di alta gamma oppure con la classica gomma da giardino.

Spigolando tra le due tipologie, offriamo qui un rapido vademecum “fai da te” su come lavare la vostra bicicletta, attingendo qualche prezioso consiglio dal sito ambientalista www.greenstyle.it.

Sono molti, infatti, i prodotti presenti abitualmente nelle nostre case che, con un po’ di ingegno, permettono di pulire agilmente le parti della bicicletta. Per ingranaggi e parti meccaniche complesse, quali ad esempio catene e ruote del cambio, è però richiesto l’intervento di un professionista. Inoltre, in ogni caso, sarà utile leggere le istruzioni fornite dal produttore per la manutenzione, così da non incorrere in danni accidentali causati dalla scarsa informazione.

 

Le parti della bicicletta che si sporcano con più frequenza sono, naturalmente, le ruote. Fortunatamente, pulirle è un esercizio elementare: dopo aver rovesciato la bicicletta, oppure averla agganciata all’apposito treppiede, in modo che le ruote possano muoversi liberamente, è sufficiente dotarsi di un panno morbido imbevuto di acqua tiepida e sapone di Marsiglia, poiché quest’ultimo manifesta un buon potere sgrassante. Sarà sufficiente passare tutta la parte esterna della ruota, quindi i pneumatici, e pulire delicatamente anche la raggiera. Le parti in acciaio ritrovano immediata brillantezza anche da una soluzione di acqua e aceto. Per raggiungere le parti più difficili, invece, ci si può aiutare con un vecchio spazzolino da denti. Attenzione, però, sulle gomme e sulle parti metalliche non sono indicati detergenti abrasivi, quindi si presti attenzione e si effettuino delle prove eventualmente su una piccola parte nascosta dell’attrezzo.

 

 

 

Utile sarà anche la rimozione di polvere, fango e altri detriti accumulati sulle pastiglie dei freni, per aumentarne sia la capacità frenante, che per evitare fastidiosi rumori durante l’utilizzo. È sufficiente sollevare lievemente la pastiglia, facendo attenzione di non causare danni all’ingranaggio, e passare un panno leggero inumidito in acqua tiepida. Allo stesso modo, aiutandosi sempre con uno spazzolino o un pennello, si rimuovano gli accumuli anche nella parte interna dei parafanghi.

Abbastanza semplice è anche la pulizia del telaio. Per le parti in acciaio, o in altri metalli resistenti, si inizia sempre con un panno in microfibra imbevuto in una soluzione di acqua tiepida e sapone di Marsiglia, capace di rimuovere i detriti anche più invecchiati. Per sporco incrostato resistente, quali macchie di fango seccate, sarà sufficiente inumidire l’area e aiutarsi con uno spazzolino da denti, una spazzola apposita per metalli o un pennello, agendo con una media delicatezza.

Per riportare manubrio e altre parti in metallo non verniciate all’originario splendore, l’aceto è un alleato insostituibile: oltre a riportare lucentezza e brillantezza, infatti, elimina e previene la formazione degli aloni. Anche in questo caso, è sufficiente un panno inumidito in una soluzione di acqua e aceto, circa mezzo oppure un bicchiere di quest’ultimo ogni litro d’acqua.

Per il sellino, soprattutto se in pelle o in ecopelle, si consiglia solo una pulizia con acqua, al massimo con un po’ di sapone di Marsiglia per macchie molto intense, per evitare di rovinarne la superficie. Sui pedali, invece, sarà sufficiente agire con una spazzola per rimuovere fango e terra incrostati, ma anche con un panno e una soluzione di acqua e sapone.

 

 

 

Più complessa, infine, è la gestione degli ingranaggi, come ad esempio le catene, le ruote dentellate del cambio e cavi dei freni. Per evitare di danneggiare l’attrezzo, si consiglia di richiedere aiuto a un professionista. Per eliminare l’eventuale fango accumulato su denti e catene, che potrebbero rendere più difficoltosa la pedalata, si può procedere con lo spazzolino leggermente inumidito in acqua calda. Si ricordi, tuttavia, come queste componenti richiedano spesso un’adeguata lubrificazione, secondo le indicazioni fornite dal produttore.

 

 

 

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