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NON C’È LIMITE ALLE PRESE IN GIRO. LO SFOGO DI UNA ADDETTA AI LAVORI


Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato:

Sono all’interno del mondo dello sport da tutta la vita, la ginnastica, la pallavolo e da sempre il CICLISMO, quello che per me è lo sport più bello del mondo.

Quello della fatica vera che molto spesso, MOLTO SPESSO, non ripaga con i risultati che ci si aspetterebbe, perché la vita va così, ci si pone di fronte chi è più forte, a volte solo chi è più furbo, ma non importa neanche questo, perché chi va in bicicletta gode così tanto nel praticate il proprio mestiere che non si arrende. Per chi non conoscesse questo mondo folle, un corridore esce in bicicletta tutti i giorni, ripeto TUTTI I GIORNI, caldo o freddo, si è al vento, ma ci si copre, si stringono i denti, si soffre.

Si sviene dal caldo, ci si disidrata, non si ha la forza di parlare troppo perché quando la salita arriva si pensa solo a controllare il respiro e a controllare testa e gambe, dopo gare di diluvio si scende dalla sella sporchi neri, sudati, appiccicosi, con le mani gelate e il naso che cola dal freddo e dalla fatica, d’estate ci si brucia la pelle e la si sente ardere come il fuoco, spesso le parti intime fanno male, si sfrega sulla sella ad ogni pedalata e si creano bolle e abrasioni che non guariscono velocemente e il giorno dopo si torna sulla sella, la vita sentimentale spesso è a distanza, I ragazzi sono lontani dagli affetti e dagli abbracci dei proprio cari, ci si prepara per una gara una stagione intera e poi capita di forare proprio nel momento che conta e pufff si stacca il numero, si mangia poco, si contano le calorie perché quel kilo in più si sente, eccome se si sente eeee…. Per finire, la PARTE ECONOMICA.

La maggior parte dei dilettanti sono SOTTOPAGATI per i sacrifici che nella vita fanno, sempre che si abbia una paga, che non viene chiamato stipendio ma bensì rimborso. Ma il soldo non paga e si va avanti lo stesso, ma dall’altro lato molti ragazzi finita la loro carriera si ritrovano a non avere in mano niente o molto poco e vivono grazie al supporto di famiglie splendide che gli permettono di divertirsi. Divertirsi??? Certo, c’è dell’allegria, del divertimento ma forse i sacrifici sopracitati non pagherebbero nemmeno questo senza una passione esagerata.

Sono 10 giorni che TV, ARTICOLI ONLINE, GIORNALI parlano solo ed esclusivamente della ripresa del CALCIO, perché è fondamentalmente quello che un gran numero di italiani attende con ansia quasi come a non voler capire che si tratta puramente di un giro di soldi che neanche ci possiamo immaginare, quasi come se piacesse l’idea di farsi prendere in giro. Si parla di ripresa dello sport  a livello agonistico più pagato, di atleti non   bisognosi di intascare stipendi folli per sopravvivere, eppure gli unici, sempre i primi considerati e onorati come dei.

Fate ciò che volete… Ma riflettete.

Mi sento, io, molto offesa, da un movimento sportivo italiano che si dimentica delle categorie considerate inferiori.

È una grandissima presa in giro verso i miei ragazzi, i corridori tutti, il ciclismo, qualsiasi tipo di sport lasciato nel limbo della non considerazione in questo momento.

È una vergogna!

Meditate gente, continuate a tifare il GIUOCO DEL CALCIO e a lasciare che piano piano gli altri sport muoiano, caduti nel dimenticatoio.

La differenza sta qui, il calcio è un GIUOCO,

il ciclismo non si gioca SI FA, non si mima un fallo come attori teatrali, perché quando si cade ci si fa male davvero e non si ha neanche la forza di poter fingere.

Linda Subbrero, uno dei Direttori Sportivi di OVERALL TRE COLLI Cycling Team

#overallcyclingteam

#cyclinglife

Linda Subbrero
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5 Commenti

  1. Cara, se pensi che i sacrifici nel ciclismo debbano essere remunerati a livello amatoriale o dilettantistico cambia sport, il ciclismo è sempre e comunque sacrifici cadute vittorie delusioni ecc… i soldi vengono dopo e solo a chi lo fa di professione e anche chi lo fa di professione a volte sta peggio di quando era u23,chi tra di noi è stato dilettante under 23 sa bene che è disposto a fare ogni sacrificio e lotta per passare prof. poi arrivano i soldi ma se corri solo per soldi sei uno sfigato, ma fino ad allora se ti va bene hai la bici e i rimborsi. qui nessuno dimentica nessuno, il calcio professionistico sappiamo che fa girare soldi, anche se personalmente non lo seguo, il ciclismo professionistico pure nel suo piccolo e presto ripartira’, i dilettanti nel ciclismo fanno sacrifici e basta e molti neanche sanno cosa significa fare sacrifici veri, evitiamo di dare peso a un rapporto piu sacrifici = piu stipendio,fai sacrifici e basta senza lamentarti ti disidrati, prendi la pioggia, esci al freddo come tutti i ciclisti che fanno sacrifici e che non sono paragonabili al calcio sicuramente, sono dilettanti e come tali devono fare il loro percorso e guadagnarsi la strada per passare prof. siamo in un momento dove forse anche il 2021 sara’ a rischio e siamo qui a pensare alle gare in bici e a sacrifici non remunerati..scherziamo?, prima la salute poi si ripartira’ come prima senza paturnie su remunerazioni economiche, ripeto se sei prof è un conto se non lo sei continua a fare sacrifici divertendoti

  2. Cristian D'Oria

    Caro Marco Bovo,io parlo da ciclista amatoriale,ma da dilettante di pugilato x ben 10 anni.Tu dici che i dilettanti nn dovrebbero essere pagati,infatti io in 10 anni di pugilato a livello agonistico,nn sono mai stato pagato,avevamo solo una borsa come viene definita nel gergo…..xro quando una persona,un’atleta sputa sangue e sudore x poter raggiungere un’obbietivo,che in questo caso e il “professionismo”e giusto che un minimo di ricompensa anche a livello economico ci sia.Il ciclismo,come il pugilato e uno sport fatto esclusivamente di sacrifici,sudore e dolori fisici che molte persone neanche immaginano.

  3. Scusa,ma secondo te esistono ancora i dilettanti?Se sei in po’ dentro lo sport le olimpiadi sono svolte da dilettanti? Calciatori di serie D, Promozione,Prima Cat. , nuotatori,Ginnasti, Atleti di varie discipline, ciclisti juniores, under 23, elite, percepiscono tutti un…. rimborso spese.Il calcio deve ripartire alla faccia della salute per i loschi giri milionari,come deve ripartire il lavoro, sempre alla faccia della salute,per evitare ai nostri governanti di pagare e mantenere fede alle promesse fatte ai lavoratori…

  4. Franco Vaccaro

    Sicuramente questi nostri governanti non sono mai saliti su una bici né hanno a cuore la salute degli italiani se hanno deciso che dal 4 maggio possiamo riprendere a praticare ciclismo solo per 40 minuti

  5. Con tutto il rispetto. I dilettanti non dovrebbero essere pagati affatto. Senno non sono dilettanti. Poi ti posso anche dare ragione sul fatto che lo sport del ciclismo richiede molto etc. etc. Ma se sei dilettante non ti devi aspettare di essere pagato perché altri sport minori non vengono pagati. Quando sei professionista si devi essere pagato e in maniera adeguata ai tuoi sforzi (aggiungo indipendentemente dal gender). Forza coraggio spero che passi presto!

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