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NOVE COLLI



Il 21 maggio a Cesenatico, per il 47° anno di fila, si rinnova l’appuntamento con la più antica e famosa Granfondo del mondo. Tra le novità di quest’anno, la diretta su Rai 3 ed il pacco gara “virtuale”

 

Come certificano i numeri – che non mentono mai – è la regina delle Granfondo d’Europa, l’evento che, ormai da mezzo secolo, stuzzica l’immaginario degli appassionati del pedale. 

Il 21 maggio, a Cesenatico, si rinnova il rito laico della Nove Colli, che celebra la sua 47esima edizione. Un nuovo sponsor (Selle Italia), ma in fondo la ricetta di sempre: un grande festival della bicicletta con numeri da capogiro, ma lo stesso mood che nel lontano 1971 ispirò i pionieri di questa formidabile avventura. 

Cominciamo dalle novità: la Nove Colli sarà, per la prima volta, in diretta su Rai 3. La rete nazionale seguirà, infatti, le parti cruciali dell’evento. Per la Granfondo più antica del mondo si tratta della prima apparizione su una tv generalista come Rai 3, a conferma del fatto che la manifestazione sta diventando un “global mass event” per tutti gli appassionati di ciclismo e non solo, tanto da catturare l’attenzione dei vertici Rai che hanno deciso di investire su un prodotto in forte crescita.

Per produrre questa diretta della durate di tre su Rai 3, Nove Colli, ha l’onore di avvalersi della collaborazione come consulente di Nazareno Balani, registra storico del Giro d’Italia, che in questa edizione sarà parte integrante dell’organizzazione. A testimoniare gli importanti risultati che la manifestazione sta ottenendo, è intervenuto il presidente della Nove Colli, Alessandro Spada: ”Voglio esprimere il mio più grande orgoglio per i risultati che abbiamo raggiunto, risultati che sono il frutto di un lavoro prolungato e oculato che ci ha permesso di arrivare ad ottenere la diretta su un canale importante come Rai 3 che può farci raggiungere numeri, in termini di spettatori, molto importanti”, e con un velo di emozione aggiunge “non nascondo poi una certa soddisfazione a lavorare a fianco di un professionista come Nazareno Balani che ricordo molto bene essere stato l’anima delle dirette Rai del Giro d’Italia degli ultimi diciotto anni. Sapere che oggi lavoriamo insieme per un progetto comune come la Nove Colli non può far altro che emozionarmi”.  

 

 

La seconda novità di questa edizione è l’introduzione, per la prima volta in Italia, del pacco gara virtuale che andrà ad affiancarsi al consueto kit fornito alla vigilia della manifestazione, un’iniziativa che vuole essere un servizio supplementare per tutti i ciclisti, ma anche strizzare l’occhio all’aspetto green. 

Tramite “Virtual Event Bags”, piattaforma leader mondiale del settore, verrà infatti creato uno spazio web accessibile esclusivamente ai partecipanti della Granfondo all’interno della quale si potranno trovare tutte le informazioni sull’edizione in corso: il gadget 2017, le promozioni studiate ad hoc per i ciclisti da parte degli sponsor, comunicazioni ed attività proposte dagli organizzatori, eventuali contest, suggerimenti alimentari di avvicinamento alla prova e così via. L’obiettivo è quello di erogare maggiori servizi agli iscritti, fargli vivere la manifestazione per un arco di tempo prolungato e impattare meno sull’ambiente, riducendo lo spreco di carta che abitualmente troviamo nel tradizionale pacco gara. Il kit virtuale può aprire, infatti, un nuovo modo di informare, eliminando per quanto possibile lo spreco e fare qualcosa per il nostro pianeta.

Spesso lamentiamo la poca attenzione all’ecologia da parte di qualche ciclista lungo le strade, cosa che la Asd Fausto Coppi sta cercando di combattere avendo inserito nel regolamento una clausola che prevede l’espulsione dalla gara in caso di flagranza. Ma se rimane complicato avere le prove di chi non ha un’educazione civica appropriata con dodicimila e più ciclisti sulle strade, diventa più facile eliminare alla fonte, seppur in minima parte, uno spreco inutile. 

Nei giorni scorsi, invece, sono state presentate le nuove maglie che faranno parte del pacco gara dei 12.000 partecipanti alla Granfondo più antica del mondo. L’organizzazione regalerà a tutti i partenti della Nove Colli una prestigiosa maglia colore antracite/magenta della Sportful BodyFit Pro Team, già a disposizione di campioni come lo spagnolo Alberto Contador e l’italiano Vincenzo Nibali.

 

 

 

Per la prima volta nella storia della Nove Colli sarà anche proposta una maglia completamente dedicata alle donne, una maglia Sportful Bodyfit Pro W riservata a tutte le cicliste presenti. 

Per comprendere la dimensione di un evento come la Nove Colli basta un dato: all’apertura ufficiale delle iscrizioni, i primi novemila dorsali sono stati assegnati in quattro minuti! Una media di 37 iscritti al secondo per la granfondo romagnola. Si tratta del record assoluto: mai un’iscrizione era avvenuta in così breve tempo. Bruciati in pochi istanti anche le tremila iscrizioni in quello che è stato ribattezzato il “click-day” più incredibile della storia del ciclismo. 

Alla fine saranno poco meno di tredicimila al via della grande rassegna romagnola. Ma se gli organizzatori non avessero fissato il paletto delle iscrizioni “a numero chiuso”, è probabile che al via si sarebbero presentati almeno il doppio dei ciclisti. Perché la Nove Colli – una delle più longeve manifestazioni italiane, sicuramente la più antica granfondo del mondo – è prima di tutto una sfida con se stessi, il coronamento di una primavera di duri allenamenti, l’evento clou su cui puntare per dare un senso ad una stagione.

L’obiettivo non è vincere (il discorso è ristretto a poco più di una decina di atleti), ma migliorare se stessi, andare più forte dello scorso anno, scalare quella classifica che in fondo certifica, come una patente ufficiale, il valore assoluto di ogni atleta. E’ una sorta di campionato del mondo degli amatori, anche se l’aspetto sociale ed aggregativo è sempre prioritario rispetto ai motivi agonistici.

I chilometri sono tanti, bellissimi. 130 per chi sceglierà i quattro colli della versione più “breve”. Ma duecento per i tanti che punteranno alla sfida – con se stessi, soprattutto – dei mitici duecentocinque chilometri che si snodano, appunto, su nove degli incantevoli colli romagnoli. Alla fine – tutti sommati – avranno scalato un dislivello di ben 3840 metri, con alcuni passaggi leggendari, come il Barbotto con le sue pendenze finali oltre il 18% o la rocca di San Leucio che si svela all’improvviso dopo una curva. Sarà, come sempre, una folla a incoraggiare tutti fin dalle prime luci dell’alba, attendendoli sotto il traguardo per l’applauso più meritato. 

 

a cura della Redazione iNBiCi Copyright © INBICI MAGAZINE

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