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NOVE COLLI, SPADA: “IN CASO DI ANNULLAMENTO DIFFICILE RESTITUIRE LA QUOTA D’ISCRIZIONE”


Alessandro Spada, fino a poche ore fa c’era un velato ottimismo, adesso – con l’annuncio ufficiale dello slittamento della partenza del Giro d’Italia – il quadro per Cesenatico si complica…

“In effetti, nell’ultimo incontro in video-conferenza con il sindaco, si era deciso di continuare a lavorare puntando ancora sulle date del 21 e del 24 maggio. E’ chiaro che questa notizia rivoluziona lo scenario e ci costringerà a nuove inevitabili valutazioni”.

La Nove Colli è a rischio?

“Lo è come tutte le manifestazioni in programma nel mese di maggio. Nè più né meno. Noi, lo ripeto, stiamo continuando a lavorare tenendo come orizzonte la data ufficiale del 24 maggio, ma è chiaro che tutto dipenderà dalla situazione internazionale e dalle relative ordinanze del nostro Governo. In ogni caso, per questioni logistiche ed organizzative, tra il 4 e il 10 aprile, prenderemo una decisione definitiva e la comunicheremo”.

Quali sono le opzioni?

“Direi due: la conferma della data del 24 maggio, o il posticipo della gara in altra data”.

Alessandro Spada Presidente della Fausto Coppi di Cesenatico

Nel caso venisse posticipata è già possibile ipotizzare almeno il mese?

“No, sinceramente oggi è molto complicato azzardare proiezioni. Ma è chiaro che faremo di tutto per non annullare questa 50esima edizione. Se fosse per me io organizzerei una Nove Colli ogni domenica…”.

Nel caso la gara venisse annullata, che ne sarà della quota d’iscrizione di 110 euro già versata da 12mila ciclo-amatori?

“E’ prematuro stabilirlo, ma è chiaro che, come Fausto Coppi, noi abbiamo già speso almeno l’80% di quel budget e dunque escluderei a priori una restituzione totale della quota. Tutte le spese relative all’organizzazione, a parte il comparto dell’alimentare, ormai sono state fatte. In caso di cancellazione, vedo più fattibile spedire il gadget ufficiale a casa e poi studiare dei benefit validi magari per l’edizione successiva”.

a cura di Mario Pugliese

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11 Commenti

  1. Non credo che siano già stati spesi circa 950.000 euro due mesi prima…questa è solo una scusa.
    Altre manifestazioni mantengono valida l’iscrizione per il prossimo anno e credo che comunque anche questo sia un problema per molti di noi…

  2. Giorgio Miolato

    Visto l’eccezionalita del problema secondo me è giusto tutti contribuire con qualcosa, una finestra aperta per le prossime iscrizioni con cifra scontata e pacco gara a casa o meglio ancora per chi può fare una mini vacanza a Cesenatico e ritirare personalmente i gadget, sempre che si possa viaggiare ! Ciao a tutti e viva la bici

  3. Mah!!!! Penso che gli organizzatori non anno nessuna colpa di tuoo quello che e’successo il pacco gara a casa e’una buona cosa ma per quanto mi riguarda nonimputo nulla all’organizzazzione anzi tanto di cappello se riusciranno a posticiparla.

  4. Personalmente credo si dovrebbe rimborsare perché non è affatto scontato che il prossimo anno ogni ciclista decida di partecipare, perché come ogni contratto che non può essere rispettato va rimborsato.
    Per evitare il rimborso l’unica cosa che possono fare è di posticiparlo al periodo estivo di luglio visto che gli alberghi causa covid19 non hanno prenotazioni importanti e quindi il posto per i ciclisti ci sarebbe

  5. Guerra fleris

    Non sono d’accordo sulla non restituzione della quota iscrizione non si può far ricadere il problema sui ciclisti che hanno pagato x disputare la gf penso che si debba o spostarla a settembre o ritenere l’iscrizione valida X il 2021 . Io opterei x spostamento a settembre

  6. Valutare un rinvio a metà fine settembre, penso sia una cosa da prendere in considerazione. Così non salta nulla e sicuramente saremo fuori da questa pandemia. Sarebbe un peccato saltare all’anno prossimo e ancor peggio rendere la cifra spesa, anche se parzialmente.

  7. Fate come la Gimondi, rinviate tutto di un anno tenendo valide iscrizioni e quote versate. Già saremo penalizzati con le prenotazioni alberghiere, spesso non rimborsabili. Quanto già investito nel gadget di quest’anno non andrà perduto, visto che anche il pacco gara si può differire di un anno: la scritta 2020 sulla divisa non ci darà certo fastidio, perché resterà storica… Rinviate la granfondo, per la tutela della salute e della serenità di tutti!

  8. Io penso che ricevere il gadget della 50 edizione a casa sia la scelta giusta, o dare la scelta di tenere l iscrizione valida per il prossimo anno. Ma restituire la quota mi rendo conto della difficoltà e poi difronte a questa emergenza ci vuole anche un po’ di solidarietà. Forza che vinceremo la gara più importante quella della vita

  9. Per una gara di questo spessore in caso di annullamento, lasciate la possibilita’ di scegliere l’iscrizione gratuita per le prossime 3 edizioni. Non restituire la caparra sarebbe deleterie x futuro 9 Colli, oltre a essere caso Unico.

  10. Il fatto che si possa svolgere o no la 9 colli, è un problema che non può ricadere sui singoli ciclisti che hanno anticipato la quota d’iscrizione, usando come scusa spese gia sostenute da parte dell’organizazione anche perché un organizazione cosi grande si sia tutelata con assicurazioni contro eventi di questo tipo, pertanto io penso che le possibilità siano 2, iscrizioni valide per la prossima volta senza costi aggiuntivi o rimborso totale,

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