PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI GRAZIANO ISAIA

Una stazione delle Ferrovie dello Stato, quella di Bra, in provincia di Cuneo.

Da qui parte un ragazzo, Luigi-uomo-ruota, che usa una bici speciale.

Ha un dubbio che lo attanaglia.

C’è forse un segreto da svelare sulle sue origini.

Saranno le mitiche Langhe, con le verdi colline

ricoperte di viti e le leggende sulle

streghe piemontesi (le masche),

ad accompagnarlo nel viaggio.

Da Bra e Alba fino a Mombarcaro,

il paese “dei barcari”.

L’incontro con personaggi curiosi,

con i misteri di quelle terre

e soprattutto con Damaris

modificherà per sempre la vita di Luigi, che però non smetterà mai di pedalare.

 

Luigi, un ragazzo di vent’anni sulla sedia a rotelle da sempre, trasforma il mezzo in una bizzarra bicicletta (che nel libro si chiama uniciclo) e contro ogni buon senso, nell’estate del 1999, attraversa tutto il territorio delle Langhe cuneesi (Patrimonio UNESCO), specialmente nel Barbaresco e lungo la cosiddetta “Strada romantica”. Lo fa dapprima per svelare un mistero sulle proprie origini e poi per seguire l’amore di Damaris. Ma il protagonista è anche un atleta paralimpico, anzi, principalmente è questo: la sua forza e la sua determinazione gli vengono proprio dallo sport, dagli allenamenti, dai valori della “corsa”.

Tutto il viaggio interiore e di scoperta del protagonista ha per sfondo il paesaggio di Langa e in un certo senso il primo e il secondo si valorizzano e si sostengono a vicenda.

È un’avventura “moderna” (siamo appunto nel 1999), ma fortemente intrisa di valori e leggende del passato, quelle che caratterizzavano il Piemonte rurale.

I due viaggiatori, Luigi e Damaris, sono ragazzi giovani, forse un po’ sui generis, ma abbastanza forti e carini da far identificare in loro anche altri adolescenti e post-adolescenti.

Nella nostra epoca c’è una profonda sensibilità sulla disabilità, accompagnata talvolta da una serie di luoghi comuni che banalizzano il tema: il libro li affronta e li smonta con delicatezza e senza arenarsi nel politicamente corretto.

Le Langhe sono una location diffusa, per così dire.

Il viaggio di Luigi, tutto svolto su due ruote o… meglio tre, ha per sfondo questa location.