Una delle novità della riforma UCI in ambito femminile riguarderà la struttura delle squadre, queste verranno divise in due categorie: World Team e Continental. La selezione dell’élite si baserà, fin da subito, su criteri sportivi, etici, finanziari e amministrativi. Proprio da questi parametri iniziano le considerazioni di Valentino Villa, presidente e proprietario della Valcar Cylance: “Chi mi conosce sa che per carattere ho l’abitudine di adeguarmi a ciò che passa in convento e cercar di portar avanti il mio lavoro.
La mia personale interpretazione è che i criteri proposti dall’UCI siano stati pensati anche per invogliare e agevolare le squadre World Tour maschili a entrare nel ciclismo femminile. Questo può essere positivo per innalzare il livello del movimento rosa, tuttavia può portare alcuni team a non reggere il cambiamento. Un rischio è quello di perdere per strada, poiché non trovano posto in un World Team, ragazze talentuose. Anche il movimento italiano potrebbe risentire del cambiamento”.
Importanti le tempistiche. “Ho iniziato a sentir parlare della riforma – continua il presidente Villa – da metà 2018 in poi e soprattutto dopo la riunione dei nostri tecnici con l’UCI. Il mio giudizio è positivo per quanto riguarda la tutela delle atlete ma non bisogna dimenticarci dei team. I tempi di attuazione saranno fondamentali, se troppo veloci qualche squadra faticherà a tenere il passo di questo rinnovamento”.
È palese che uno degli aspetti critici, non solo nel movimento femminile, sia quello riguardante gli sponsor e i costi. Una possibilità per trovare nuove forze per le squadre come la Valcar, potrebbe essere l’affiancamento a una formazione maschile. “Siamo una squadra in continua trasformazione, veniamo dal mondo giovanile e siamo élite da poco. Sarà difficile, con il nuovo regolamento, mantenere il gruppo attuale e mi dispiacerebbe davvero perdere le atlete che sono cresciute con noi in questi anni. Il futuro sembra per alcuni aspetti incerto ma da buon bergamasco mi rimbocco le maniche e rimango aperto a tutte le possibilità. Per il bene delle nostre ragazze, son disposto anche a collaborare con una squadra World Tour maschile. Vedremo cosa ci riserverà il futuro”.
A cura di Davide Pegurri per InBici Magazine