Dopo l’ultimo lenzuolo bianco steso alla gran fondo della Versilia, si torna a parlare di sicurezza. E allora viene spontaneo rivolgersi a Roberto Sgalla che, sul tema, viene considerato nel mondo del ciclismo – e non solo – un autentico luminare.
Presidente della commissione giudici di gara e sicurezza della Fci, nonché presidente di Formula Bici (associazione che racchiude i 25 più importanti eventi ciclo-amatoriali), Sgalla ha affidato alla Gazzetta dello Sport una serie di riflessioni: “Va bene le leggi e le sanzioni – ha detto – ma in Italia serve, in primis, un maggiore senso di responsabilità”. E Sgalla ha anche appoggiato l’idea di Vittorio Colao, manager con la passione per la bicicletta che, nei giorni scorsi, aveva proposto di togliere i tempi delle discese: “Sarebbe una grande conquista – spiega l’ex Prefetto – e spero che tra gli organizzatori questa proposta venga recepita nel modo giusto. Si potrebbero prendere i tempi solo delle scalate”.
Più difficile, invece, perimetrare l’intero tracciato con dei nastri gialli: “In questo caso – spiega – ci vorrebbe una specifica autorizzazione quasi impossibile da ottenere perché significherebbe chiudere anche tutti i passi carrai e le strade private. Però con il nuovo disciplinare aumenta il numero degli addetti alla sicurezza, cioè le persone che sorvegliano le intersezioni stradali ed aumenteranno anche il numero degli addetti alla scorta tecnica e le motostaffette dentro la ‘bolla’, cioè la spazio tra inizio e fine corsa”.