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SPORT & ALIMENTAZIONE. SUPERARE FESTIVITÀ E VACANZE: QUALI NUTRACEUTICI POSSONO MOSTRARSI REALIMENTE UTILI


Il periodo delle vacanze pur dovendo rappresentare in teoria un momento di ristoro e recupero, finisce fin troppo spesso per trasformarsi in qualcosa da cui nelle settimane successive è poi necessario recuperare…Questo in genere si verifica per almeno due motivi:

da un lato abbiamo chi si abbandona ad eccessi alimentari di ogni genere ponendo nel dimenticatoio il caro vecchio allenamento, dall’altro c’è chi invece coglie l’occasione per abusare invece dell’allenamento dedicandovi un tempo spesso superiore, oltre che a quello che si potrebbe dimostrare realmente utile, anche a quello che si potrebbe dimostrare sensato. In tutto questo spesso la principale preoccupazione viene rivolta alla muscolatura, involontaria vittima dei nostri comportamenti scriteriati, mentre volendo agire in maniera più sensata potrebbe rivelarsi decisamente utile rivolgere lo sguardo a un altro organo.

Di quale organo stiamo parlando?

Del fegato

Il fegato ricopre nella gestione dei comportamenti appena descritti un ruolo di primaria importanza in quanto costituisce l’anello centrale nella catena dei processi metabolici dell’organismo umano. Interviene infatti nella produzione di energia, nella trasformazione e nell’utilizzo delle sostanze necessarie per affrontare le diverse attività, garantendo un adeguato svolgimento delle diverse attività necessarie al funzionamento dell’organismo. In un contesto così complesso e delicato diversi elementi possono perturbare l’equilibrio interno tra cui lo stress fisico e gli squilibri alimentari derivati dai due comportamenti estremi appena descritti.

A questo proposito è possibile sfruttare diverse strategie nutraceutiche per supportare la funzionalità epatica, isolando una serie di sostanze che singolarmente o in associazione possono favorire la protezione del fegato e l’eliminazione delle sostanze di scarto in eccesso derivate dallo squilibrio nell’alimentazione e/o nell’allenamento.

Un primo supporto nutraceutico molto interessante è rappresentato dal Cardo mariano, noto per il suo contenuto in silimarina. La silimarina è un complesso di sostanze in grado di esercitare una funzione protettiva e disintossicante. Alla base di questa funzione troviamo due diversi effetti, il primo è quello correlato alla capacità di favorire l’eliminazione di molte sostanze di scarto stimolando la secrezione di bile. Il secondo è quello legato alla capacità di esercitare un significativo effetto antiossidante, particolarmente efficace a livello delle membrane cellulari fornendo un’interessantissima protezione globale e strutturale a fegato.

Cardo mariano

Sulla falsa riga del Cardo mariano anche il Carciofo si dimostra un elemento protettivo decisamente molto interessante, sempre con un meccanismo d’azione multiplo: da un lato correlato alla capacità del carciofo di favorire la produzione di succo gastrico e bile, migliorando i processi di digestione e assimilazione e favorendo una superiore eliminazione dei prodotti di scarto. Dall’altro riducendo l’accumulo di grasso a livello viscerale, grazie all’azione dell’acido clorogenico.

Completa lo spettro delle sostanze utili alla protezione/detossificazione epatica lo zenzero, sostanza molto versatile dalle variegate proprietà. In questo contesto si mostra utile in maniera simile al carciofo stimolando e favorendo i processi digestivi, sia con una maggiore produzione di succo gastrico, sia favorendo il fisiologico movimento degli organi viscerali (peristalsi). Oltre a questi effetti lo zenzero mostra anche interessanti capacità antinfiammatorie (dovute alla presenza di particolari sostanze definite gingeroli). Modulare la risposta infiammatoria può mostrarsi particolarmente interessante soprattutto nel proteggere diversi organi e tessuti e nel contrastare l’accumulo lipidico in particolare a livello viscerale.

Carciofo

Considerati gli effetti appena descritti l’impiego di queste risorse nutraceutiche può mostrarsi interessante se prese singolarmente ma lo diviene ancora di più se considerate in abbinamento, in formule o miscele dove una completa l’azione dell’altra.

E’ possibile inoltre ottenere un ulteriore incremento di efficacia utilizzando tecnologie in grado di ottimizzarne l’assorbimento come ad esempio la tecnologia del fitosoma, quella del liposoma oppure la co-somministrazione con sostanze quali ad esempio la piperina, in grado sia di favorirne l’assorbimento che di rallentarle l’eliminazione dall’organismo.

Ovviamente la possibilità di utilizzo di questi strumenti nutraceutici non deve fungere da giustificazione per comportamenti scriteriati, ma dovrebbe piuttosto essere considerata come qualcosa che permetta di vivere più serenamente periodi come quelli delle vacanze dove possiamo sentirci “ragionevolmente” liberi, mi raccomando “ragionevolmente”….

a cura del Dr Alexander Bertuccioli – Copyright © INBICI MAGAZINE

Chi è il  Dr Alexander Bertuccioli

Medico Chirurgo, Biologo nutrizionista Perfezionato in Nutrizione in Condizioni Fisiologiche

DISB – Scuola di Scienze Biomediche, Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”

European Sport Nutrition Society ESNS Fellowship

Comitato scientifico Associazione Italiana  Fitness e Medicina –

Comitato scientifico Federazione Italiana  Fitness

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