Il grande giorno di Hugh Carthy ed Egan Bernal: nell’ultima tappa del Giro di Svizzera, impressionante azione in solitaria del britannico proprio nella frazione in cui il colombiano ha suggellato la vittoria nella corsa elvetica.
Carthy, inizialmente, si era avvantaggiato con Fabio Aru, ma il corridore della UAE Team Emirates non è riuscito a tenere il ritmo dell’atleta in maglia EF Education First, che ha proseguito nella sua azione in solitaria sin dalle prime fasi della frazione odierna, 101 chilometri con partenza e arrivo a Goms. Carthy ha gestito al meglio le energie sulle tre salite di giornate e non ha mai consentito agli inseguitori di avvicinarsi: nel corso della tappa si sono avvicendati diversi gruppi alle sue spalle, ma nessuno ha mai messo a serio rischio la sua leadership. Da segnalare solo la presenza di Simon Spilak (Katusha-Alpecin) nei vari gruppetti all’inseguimento di Carthy, situazione che per alcune fasi di corsa gli ha consentito di salire sul podio virtuale.
Il gruppo in vista dell’ultima salita si è avvicinato ed ha ripreso gli inseguitori di Carthy, in seguito ad un forte ritmo dell’Astana che ha favorito un attacco di Jan Hirt: a questo allungo ha reagito la Deceuninck-QuickStep e poi Enric Mas in prima persona, riportandosi sull’avversario diretto in classifica generale con circa 20’’ di margine sugli altri big.
L’azione di Hirt e Mas, però, è stata stoppata da Domenico Pozzovivo, che si è incaricato di scandire il ritmo in favore di Rohan Dennis: l’australiano della Bahrain-Merida si è addirittura concesso di attaccare in salita per provare a staccare Egan Bernal e conquistare la prima posizione in classifica generale. Il colombiano del Team INEOS, però, non ha avuto problemi a rispondere all’attacco dell’avversario tanto nelle ultime fasi di salita e in discesa, dove si sono ritrovati ad essere i primi inseguitori di Carthy con un paio di minuti di svantaggio, mentre il gruppetto degli altri big alle loro spalle è scivolato ad un ulteriore minuto di distacco, alle spalle anche di Spilak e Mathias Frank (AG2R).
Per Carthy si tratta del quinto successo in carriera, senza dubbio il più prestigioso, arrivato a coronare un ottimo momento di forma, come aveva dimostrato nell’ultima settimana di Giro d’Italia in cui era rimasto sempre con i migliori anche sulle salite più impegnative. Un minuto di ritardo, circa, per Dennis e Bernal, che hanno tagliato il traguardo in quest’ordine a completare il podio di giornata e assicurandosi prima e seconda posizione in classifica generale, con Bernal che si è aggiudicato la seconda corsa a tappe stagionale dopo la Parigi-Nizza nel mese di marzo. Frank ha chiuso quinto davanti a Spilak, mentre Betancur (Movistar) ha regolato il gruppetto dei big davanti a Benoot (Lotto Soudal), Pozzovivo (Bahrain-Merida) e Konrad (BORA-hansgrohe), mentre Hirt ha chiuso la top 10.
Per quanto riguarda la classifica, abbiamo già parlato del successo finale di Egan Bernal davanti a Dennis, mentre Patrick Konrad è riuscito a terminare sul terzo gradino del podio davanti a Benoot e Hirt.
a cura di Gianluca Santo per inbici magazine