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TOUR DE FRANCE 22

TOUR DE FRANCE



Il primo punto del Tour de France 2016 va a Chris Froome.

 

Inatteso dopo 170 chilometri di sostanziale parità e con un Nairo Quintana Brillante in salita, il britannico ha ribaltato l’ottava frazione del Tour de France 2016 sulla discesa del Col du Peyresourde, nel finale della Pau – Bagnères-de-Luchon con quattro gran premi della montagna sui Pirenei. Per lui tappa e maglia in un successo importante anche da punto di vista psicologico.

 

I primi 60 chilometri, tutti in piano, sono stati percorsi ad oltre 50 di media dal gruppo, con scatti e controscatti nel tentativo di creare la fuga di giornata, molto ambita anche in ottica maglia a pois con i 4 Gpm presenti nelle fasi successive. L’attacco buono è nato sulle prime rampe del Col du Tourmalet, primo Hors Categorie del Tour de France: ad avvantaggiarsi Rafa Majka (Tinkoff) e Thibaut Pinot (FDJ), in difficoltà ieri ma ancora in classifica. A questi due atleti si è poi aggiunto anche Tony Martin (Etixx-QuickStep), che nonostante alcune difficoltà è riuscito a tenere il ritmo per gran parte della tappa.

 

Il gruppo, complice la classifica di Pinot, non ha mai concesso più di 2’30” con il Team Sky di Chris Froome e la Movistar di Nairo Quintana che hanno condotto il plotone dal quale si sono staccati la maglia gialla Greg Van Avermaet (BMC) e Vincenzo Nibbali (Astana), lontanissimo dalla condizione migliore. Il gruppo ha definitivamente accelerato sul Col de Val Louron, dove è andato a riprendere i fuggitivi, aumentando l’intensità del forcing ma senza azioni in prima persona da parte dei big della classifica.

 

Anche sul Col de Peyresourde il Team Sky ha mantenuto un ritmo costante, scremando il gruppo fino ad un paio di chilometri dalla vetta quando è andato all’attacco con Sergio Heanao, cui ha risposto prontamente Alejandro Valverde seguito da Froome e Quintana. Questa prima mossa ha smosso le acque e poco dopo hanno accelerato, senza portare veri e propri scatti, sia Valverde, che Froome che Dan Martin (Etixx-QuickStep): nonostante una leggera selezione, nessun attacco è stato supportato nel tempo e non hanno fatti danni. Spesso in leggera difficoltà, Fabio Aru (Astana) è sempre riuscito a gestirsi e rientrare in progressione. Ha perso terreno, invece, Alberto Contador (Tinkoff), sempre rallentato dal problema alla spalla.

 

Quando la tappa sembrava essersi risolta con un nulla di fatto, Froome ha sorpreso tutto attaccando sulla vetta del Peyresourde per lanciarsi ad altissima velocità in discesa: Quintana, alle sue spalle, ha esitato pochi secondi, sufficienti però al britannico per fare il vuoto. Neanche Valverde, nonostante sia tra i migliori discesisti al mondo, è riuscito a limitare i danni con Froome sdraiato sulla bicicletta per spingere sui pedali mantenendo una posizione aerodinamicamente perfetta.

 

Froome, capitalizzando il margine creato in discesa, ha vinto la tappa con un vantaggio di 13′‘ secondi sul più immediato degli inseguitori. Martin ha chiuso al secondo posto seguito da Joaquim Rodriguez (Katusha) e Romain Bardet (AG2R). Tra gli attardati, ritardo di 1’40” per il gruppo di Alberto Contador comprendente anche Warren Barguil (Giant-Alpecin).

 

fonte oasport.it ( gianluca.santo@oasport.it)

 

 

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