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Sulle strade della Liguria arriva l’undicesimo successo per il Team UAE Emirates grazie al corrdore sloveno, già capace di vincere in carriera due tappe al Giro d’Italia. A Laigueglia è “triplete” per la squadra emiratina, che ha classificato al secondo posto il neoprofessionista Juan Ayuso ed il varesino Alessandro Covi, quarto il bergamasco Lorenzo Rota (Intermarché – Wanty – Gobert).
Il 59° Trofeo Laigueglia vede l’assenza del Team Gazprom-Rusvelo dopo la comunicazione ricevuta ieri in tarda serata dall’UCI che vieta alle squadre russe e bielorusse la partecipazione a corse internazionali. C’è il debutto da Commissario Tecnico dell’Italia per Daniele Bennati, che porta in gara un mix di esperienza e atleti giovani, tra cui Daniel Oss, Niccolò Bonifazio e Filippo Conca. La Drone Hopper-Androni Giocattoli di Gianni Savio è salita sul palco di partenza con una speciale maglia dedicata all’Ucraina, nazione di cui fa parte Andrei Ponomar, campione nazionale e militante nella squadra italiana.
Dal punto di vista altimetrico, le difficoltà del Trofeo Laigueglia sono caratterizzate dalle ascese iniziali di Cima Paravenna e Testico, infine i quattro giri con Capo Mele e Colla Micheri. Dopo il minuto di raccoglimento in memoria delle vittime della guerra in Ucraina, la corsa parte subito forte grazie all’attacco di cinque corridori: Lorenzo Roda (Biesse – Carrera), Ricardo Tosin (General Store – Essegibi – F.lli Curia), Jacopo Cortese e Francesco Garollo (MG Kvis – Color For Peace – VPM) e il belga Gil Gelders (Bingoal – Pauwels Sauces WB).
Il loro vantaggio sale fino a 3’50” all’altezza di Cima Paravenna, ed aumenta fino a 4’10” poco prima di affrontare la salita di Testico, posizionata a metà percorso. L’andatura aumenta nella discesa verso Laigueglia grazie a UAE Emirates ed Ineos – Grenadiers, che porta a rendere il gruppo compatto poco prima di iniziare il primo dei quattro giri del circuito conclusivo, dove restano in testa in 22. Nel primo passaggio su Colla Micheri sono attivi Fabio Felline (Astana – Qazaqstan), Alessandro Covi e Juan Ayuso (UAE-Emirates), con il varesino che resta in avanscoperta solitaria fino all’attacco del Capo Mele. Nel secondo giro c’è la caduta in discesa che coinvolge David Gaudu (Groupama-FDJ), Samuele Battistella (Astana – Qazaqstan), Davide Formolo (UAE-Emirates) ed Edward Dunbar (Ineos-Grenadiers).
Le difficoltà in discesa scremano ancora di più il plotoncino al comando, ora composta da sole dieci unità, e Richie Porte azzarda uno scatto al termine della seconda tornata. Sull’ennesima salita il tasmaniano resta con Ayuso, Covi, Ulissi, Rota ed il compagno di squadra Rodriguez, poi alzerà bandiera bianca. Cosa che non fa Jan Polanc, che dopo essersi staccato tornerà sotto in vista del penultimo passaggio sul Capo Mele, e sarà proprio lui il primo ad attaccare una volta che la strada ha ricominciato ad impennarsi sotto le proprie ruote sulla breve ma dura ascesa di Colla Micheri. Lorenzo Rota prima, poi Ayuso e Covi, lo prenderanno e staccheranno, ed il terzetto sembra che possa giocarsi la gara ma alle loro spalle Rodriguez e lo sloveno, apparentemente staccati, non mollano. Anzi, la UAE prova con Covi a fare scaramucce sul Capo Mele ma negli ultimi mille metri il terzetto si ferma e attende alle loro spalle il ritorno di Polanc e Rodriguez. Lo sloveno scatta in faccia a tutti gli altri con una azione da ottimo finisseur e va a conquistare il Trofeo Laigueglia.
Un soddisfattissimo Jan Polanc ha poi detto: “Una bella vittoria per me, non capita molto spesso visto il mio ruolo da gregario, la dedico alla squadra e alla mia famiglia”. La UAE – Emirates occuperà poi tutto il podio grazie ad Ayuso e Covi, che hanno battuto in volata Lorenzo Rota.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata
