VALENTINA NATALI

Alla scoperta della nuova responsabile Acsi della provincia di Alessandria: “L’obiettivo? Recuperare le storiche gare di un tempo ed organizzare una corsa solo per donne”

 

Uno degli obiettivi strategici più importanti fissati, dall’inizio del suo mandato, dal numero uno dell’Acsi – l’avvocato Emiliano Borgna – è la valorizzazione del ciclismo femminile.

Non a caso, negli ultimi anni, sono cresciute nell’orbita Acsi le manifestazioni ciclistiche dedicate al gentilsesso ed anche negli organici dirigenziali dell’ente, le donne si sono fatte largo occupando ruoli decisionali sempre più prestigiosi e rilevanti.

E’ il caso di Valentina Natali che, dopo un’attività ciclo-amatoriale ricca di successi e di soddisfazioni, è stata nominata nuova responsabile Acsi della Provincia di Alessandria. Dai pedali alla scrivania, insomma, anche se Valentina, seppur con altre velleità, non ha nessuna intenzione di appendere la bicicletta al chiodo: “In effetti – spiega – la voglia di pedalare c’è sempre, anche se, con l’età che avanza, le prospettive logicamente cambiano. Prima mi cimentavo nelle Gran Fondo, adesso mi dedico, in particolare, ai circuiti. Corro soprattutto nella zona di Cuneo, dove ci sono gare più impegnative, molto utili a noi donne per preparare al meglio i campionati nazionali, europei e mondiali femminili in programma tra i mesi di giugno e luglio”. 

 

Qual è oggi la situazione del ciclismo amatoriale ad Alessandria?

“Qualche anno fa in questa provincia c’era un ricco calendario di corse. Ultimamente, però, anche per questioni generazionali, sono venute un po’ a mancare quelle figure di riferimento che si occupavano dell’organizzazione degli eventi ciclistici. Qui, in passato, venivano a correre anche atleti delle regioni vicine, penso ad esempio alla Liguria. Adesso, la situazione si è ribaltata: l’appassionato di Alessandria è costretto a lunghe trasferte per poter gareggiare. Io stessa, la domenica, mi faccio anche 300 chilometri in auto per trovare una gara che mi piace. Insomma, gli appassionati del pedale ad Alessandria non mancano, ma sono venute meno tante gare. E dunque, anche nel mio nuovo ruolo, cercherò di ripartire proprio da qui”.  

 

Qual è invece il radicamento dell’Acsi nel territorio?

“Anche in questo caso si può parlare di grandi trascorsi, ma questa dev’essere – e sarà – la fase della ricostruzione. Il Piemonte, per storia e passione, è una regione in cui il ciclismo ha sempre trovato un ambiente fertile. Anche in questa provincia dunque ci sono tutti i presupposti per rilanciare un certo tipo di ciclismo, quello che piace a noi dell’Acsi, fatto di aggregazione, di socialità e di sana cultura dello sport”. 

 

Quali saranno i punti salienti del tuo mandato?

“Voglio tornare ad organizzare gare storiche del territorio, appuntamenti che, negli ultimi anni, per varie ragioni, sono scomparsi dai calendari, penso in particolare al Giro dell’Ovadese e al Giro della Provincia. L’obiettivo è arrivare a creare un pacchetto di almeno venticinque gare stagionali, partendo magari dal ciclocross”. 

 

Il ciclismo Acsi, negli ultimi anni, si è aperto tantissimo al ciclismo femminile…

“E di questo bisogna ringraziare l’avvocato Borgna che ha impresso una svolta all’intero movimento. Tra i miei obiettivi c’è proprio quello di allestire una corsa riservata alle donne. Appena matureranno le condizioni, mi metterò al lavoro per trasformare questo desiderio in realtà”.