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Una vittoria incredibile quella di Lorenzo Fortunato. Il bolognese, un abituee del San Luca, la salita che svetta sopra Bologna, ha lasciato tutti con la bocca aperta.
Ha scalato lo Zoncolan come se fosse il San Luca. Ha sudato, faticato, stretto i denti, ma il Kaiser, l’ostica salita carnica, si è inchinata a lui. Lo ha dominato e si è lasciato alle spalle i big del Giro, da Bernal a Vlasov a Evenepoel. Una stoccata vincente. Una vittoria fatta nel segno di Ivan Basso e del suo diesse Stefano Zanatta.
“La famiglia Zanatta non è in vacanza”. Sorride Stefano Zanatta, bloccato per ore ai piedi dello Zoncolan mentre Lorenzo Fortunato, il suo corridore, termina le premiazioni della tappa e le interviste televisive. Alla guida dell’ammiraglia della Eolo kometa che ha portato al trionfo lo scalatore bolognese c’era Stefano Zanatta, l’ex gregario di Gianni Bugno, fregiano di Ponzano. Il corridore bolognese ha vinto la tappa più spettacolare di questo Giro d’Italia, quella sul temuto Kaiser, ovvero lo Zoncolan, nell’ostico territorio carnico.
Una vittoria importante che ha segnato il ritorno alla guida dell’ammiraglia del ponzanese:
“Una vittoria da infarto. Mi è letteralmente saltato il Corazon, come dicono gli spagnoli del nostro team – racconta il diesse trevigiano -. Una vittoria così al mio rientro in gruppo dopo una stagione di stop non è di tutti i giorni. Ivan Basso me lo aveva sempre detto. Quando sarebbe riuscito a fare un team professional, mi avrebbe chiamato in servizio. Sono stato il suo direttore sportivo in Liquigas per anni e lui mi ha voluto ripagare in questo modo.
Ma questa vittoria sullo Zoncolan ci ripaga tutti quanti”.
Quindi la famiglia Zanatta non era in vacanza:
“Con mio fratello Gianfranco come meccanico e mio figlio Simone come fisioterapista e massaggiatore non ci siamo affatto annoiati. E questa vittoria segna la svolta per il team Eolo koneta.Abbiamo dimostrato che non siamo venuti al Giro per fare presenza ma per dimostrare che siamo un gruppo in continua crescita. Ivan Basso ha ambizioni altissime e questi sono i primi assaggi.
Una vittoria quella dello scalatore bolognese arrivata in una condizione in crescendo di Lorenzo Fortunato:
“Avevamo preparato questa tappa dai giorni scorsi. Sapevamo che Lorenzo Fortunato non scherzava e all’appuntamento rosa è arrivato con grinta e determinazione. A Campofelice si è staccato solo all’ultimo chilometro ma è arrivato quasi sempre con i migliori in tutte le tappe.
Per vincere sullo Zoncolan dovevamo decidere un attacco da lontano. E abbiamo visto che in queste tappe le fughe che partono da lontano poi arrivano – racconta emozionato Stefano Zanatta -. In riunione al mattino abbiamo detto a Gavazzi e Albanese di preparare il terreno per Lorenzo. E Vincenzo Albanese è stato grandioso. Il salernitano ha lavorato tantissimo per Lorenzo, per tutta la tappa, sacrificandosi molto in modo da lasciare Fortunato abbastanza tranquillo. Poi Lorenzo è stato bravo a risparmiarsi e a dare l’assalto negli ultimi chilometri.
Una vittoria incredibile”.
Come lo è il ciclismo trevigiano. Giovedi a Bagno di Romagna la grande vittoria di Andrea Vendrame, la maglia rosa di Egan Bernal guidata in ammiraglia da Matteo Tosatto e la vittoria di Fortunato sullo Zncolan che porta la firma di Stefano Zanatta.
Questo, sia di buon auspicio per tutto il ciclismo italiano.
a cura di Tina Ruggeri Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata
