A sei anni dalla prima versione la Émonda è stata rinnovata e migliorata profondamente, al punto da aggiornare in maniera significativa anche le caratteristiche e le fattezze che contraddistinguevano la versione originaria, quella datata 2014 (e poi aggiornata nel 2018). Qui il video
Gli stradisti che hanno familiarità con il marchio Trek lo sanno bene, la Émonda è sempre stato il modello “piuma” del marchio del Wisconsin, quello dedicato in particolare ai corridori che mettono la leggerezza al primo posto e che hanno una particolare predisposizione per la salita.
Per descrivere la Émonda “model year 2021”, invece, dovremo un po’ abbandonare i confini rigidi imposti dalle categorie delle biciclette da corsa, o se preferite dai segmenti, visto che questa nuova macchina da gara è sempre altamente performante in salita, ma ha fatto passi avanti significativi soprattutto dal punto di vista aerodinamico.
Elegantissima
Come tutte quelle estetiche può essere un’opinione personale, ci mancherebbe, ma la nuova Émonda fa un balzo in avanti importane anche dal punto di vista del design e dell’eleganza; quel che è certo è che il nuovo telaio porta ancora più in avanti quella integrazione stretta con componentistica proprietaria che è un cavallo di battaglia di tanti marchi della produzione stradistica mondiale, Trek compreso, che per il nuovo modello ha anche sviluppato un manubrio integrato apposito e delle coppie ruote che si adattano perfettamente all’indole di questo telaio full carbon dal peso mozzafiato: 698 grammi (non verniciato, comprensivo di calotte).
Più veloce di un minuto su sessanta
Numeri importanti quelli che Trek orgogliosamente snocciola per dar conto dei progressi compiuti della nuova Émonda: rispetto al modello precedente (ovvero alla versione del 2018) l’Émonda ha un drag, ovvero una resistenza aerodinamica, di 183 grammi inferiore, che si concretizza non solo nella direzione frontale, ma anche quando la bici è colpita lateralmente o diagonalmente dal flusso d’aria. Sempre i test e le validazioni condotte nella galleria del vento di Wichita (Kansas) hanno dimostrato che la nuova Émonda permette di guadagnare 1 minuto in un’ora di corsa su terreno pianeggiante e 18 secondi su una salita all’8.1% di pendenza.
Dietro numeri così significativi ci sono forme delle tubazioni tutte nuove, con dei profilo che abbandonando le sezioni tonde ancora predominanti nella vecchia versione per arrivare a profili differenziati, che in determinati comparti del telaio evidenziano anche volumi più generosi. Come è stato possibile ottenere un peso così basso con sezioni che in certi casi sono aumentate? Con un carbonio tutto nuovo.
Fibra OCLV, ecco la serie 800
Come ormai accade da anni per tutti i top di gamma Trek anche la nuova Émonda utilizza una fibra proprietaria, sviluppata appositamente da Trek e poi assiemata attraverso quel procedimento di costruzione (proprietario anche questo) che mescola abilmente lo standard del monoscocca con quello dell’incollaggio strutturale.
Ci riferiamo al famoso OCLV Carbon, che nella serie più aggiornata della nuova Émonda è stato denominato di serie 800. Parliamo di un materiale composito che Trek ha sviluppato dopo due ani di studi e collaudi, accompagnati da centinaia di iterazioni fisiche per capire qualche fosse la soluzione composita più adatta da mettere in produzione. Il risultato è stato un materiale composito che rispetto al precedente “700” risulta il 30 per cento più resistente e di conseguenza permette di essere utilizzato in quantità minor per risparmiare peso (60 grammi in meno rispetto all’OCLV 700) e di essere sagomato anche con sezioni e profili diversi. Si tratta di migliorie nelle caratteristiche meccaniche del materiale che Trek ha finalizzato prima di tutto verso la creazione di un telaio che risulta più filante nei confronti dell’aria e che offre soluzioni ancora maggiori e ancora più potenti in direzione dell’integrazione dei cablaggi e dei componenti.
Nuovo integrato alla guida
Complemento ideale del telaio è infatti il nuovo componente di guida Aeolus RSL, un integrato “manubrio/attacco” in carbonio, che oltre ad essere anch’esso estremamente filante e aerodinamico ha un sistema di gestione delle guaine che consente di instradare in modo pulito, semplice e protetto tutti i cavi. Forma e design del component, inoltre, sono stati sviluppati con il feedback diretto fornito dai pro del team Trek Segafredo di Nibali “&Co.”, che hanno dato le loro indicazioni soprattutto per quel che riguarda gli aspetti ergonomici, ossia quelli connessi all’impugnatura del componente.
Nel confronto con l’omologo integrato precedente, anche il nuovo Aeolus RSL nelle prove in galleria del vento è risultato il 10 per cento più aerodinamico, con un risparmio stimato nello sforzo di 7 watt (ipotizzando un rider di 65 chili lanciato in pianura a 45 km/h con una velocità del vento di 11Km/h). Grazie al sistema proprietario Blendr il nuovo integrato è inoltre predisposto per l’installazione integrata del computer Garmin e, in versione “duo”, del Garmin e della luce anteriore. Anche l’Aeolus RSL è in carbonio OCLV: la versione da 42 cmx120 mm ha un peso dichiarato di 297 grammi. Reach e drop del componente seguono il criterio Compact Variable Radius (VR-C), nel senso che la morfologia compact della curvatura è espressa in maniera proporzionale sulle varie misure disponibili.
Telaio di grado SLR o SL
Le caratteristiche strutturali e i pesi prima menzionati si riferiscono al telaio di vertice della piattaforma Émonda, l’“SLR”, ovvero quello utilizzato dai professionisti (e disponibile tale e quale anche per il pubblico) visto che anche nella nuova versione la bici è declinata anche nella variante “SL”, con carbonio OCLV di grado leggermente inferiore (il già noto 500), un peso di poco più alto e ovviamente un prezzo più contenuto. Geometria, taglie prodotte e profili di tutte le tubazioni sono però identiche tra le due versioni, in modo da replicare perfettamente tutte le qualità aerodinamiche della versione di fascia superiore.
La Émonda in numeri
Peso telaio SLR: 698 grammi
Peso forcella SLR: 365 grammi
Peso telaio SL: 1142 grammi
Peso forcella SL: 380 grammi
Tolleranza coperture: fino alla 28 mm
Tolleranza massima corone: doppia 53/39, mono 50
Spaziatura: 100×12 mm ant., 120×12 mm post.
Configurazione geometrica: H1.5 Race
Standard movimento centrale: T47
Ruote Bontrager Aeolus: una piattaforma tutta nuova
Assieme alla Émonda Trek ha presentare alla stampa (purtroppo in teleconferenza, come è d’obbligo in questo periodo) una famiglia di ruote inedite e leggerissime, che in quanto tali possono dare il meglio se accoppiate a questo nuovo telaio superlight della Casa americana ma che allo stesso modo figureranno altrettanto bene anche se montante sugli altri due modelli di riferimento della linea “road” della Trek, la Madone e la Domane.
Le ruote sono ovviamente siglate Bontrager (che è il marchio di proprietà Trek) e si chiamano Aeolus, anche questo nome non certo nuovo nella nomenclatura “storica” dei componenti della Trek. Le nuove Aeolus hanno però struttura e architettura inedite rispetto a quel che gli omonimi set Bontrager ci avevano abituato in passato, soprattutto per quel che riguarda il profilo del cerchio.
Quest’ultimo è stato completamene ridisegnato e, nelle due varianti di vertice RSL 37 e Pro 37, ha una larghezza esterna di ben 28 millimetri, cui corrisponde un’altrettanto generosa gola di 21 mm e un’altezza di 37 mm. Come vogliono i moderni standard il cerchio è ovviamente tubeless-ready ed ha una struttura in carbonio che nel caso delle RSL 37 è un OCLV appunto di livello RSL e nelle Pro 37 è di fascia OCLV Pro. I ruotismi interni dei mozzi sono DT Swiss (240s con ingaggio trasmissione Ratchet EXP per le RSL 37, 350 per le Pro 37) e il peso la coppia è di 1325 grammi per le RSL 37 e 1505 grammi per le Pro 37.
Completa il bouquet della rinnovata famiglia Aeolus il set Elite 35 e l’Elite 50 Disc, sempre in carbonio, con cerchio alto rispettivamente 35 e 50 mm. Si tratta sempre di ruote tubeless ready dal grande valore prestazionale, seppur posizionate in una fascia qualitativa leggermente inferiore alle due top di gamma (e con peso la coppia rispettivamente di 1665 e 1730 grammi). Tutte le nuove ruote Aeolus sono “disc”, come del resto soltanto per freni a disco sono tutti gli allestimenti della nuova Émonda; li andiamo ad elencare non prima di aver parlato di come è possibile personalizzare questa nuova macchina da gara.
Personalizzazione Project One: nuove varianti
Confermatissima è l’adesione della Émonda al Project One, il ricco programma di personalizzazione cromatica. Come in passato il programma riguarda solo le versioni di grado SLR del telaio, offre a tutti gli utenti la possibilità di creare la bici su misura dei propri sogni e propone due nuove accattivanti finiture.
Émonda: versioni, pesi* e prezzi
Qui sotto il video
Informazioni: www.trekbikes.com
a cura di Maurizio Coccia – Copyright © Inbici Magazine