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SAGAN: QUANDO L’IRIDE TRIONFA ALL’INFERNO


Grazie alla vittoria della Parigi-Roubaix 2018, il campione del mondo Peter Sagan entra a far parte di una speciale e ristretta cerchia di ciclisti. Diventa il quinto corridore nella storia a varcare per primo la linea d’arrivo del leggendario velodromo, da campione del mondo in carica.

 

Spesso, per sottolineare le difficoltà di imporsi con addosso questa maglia, si parla di una sorta di “maledizione iridata”. Solo i più grandi campioni della storia del ciclismo riescono a reggere alle pressioni e sfatarla. In centosedici edizioni, prima dello slovacco, soltanto quattro corridori erano riusciti nell’impresa di trionfare con la maglia di campione del mondo.

RIK VAN LOOY – Specialista delle corse di un giorno e rivale anche di Eddy Merckx. Rimane tutt’oggi l’unico corridore ad aver conquistato per due volte, con i colori dell’iride addosso, la Regina delle Classiche. Nel 1961 taglia per primo il traguardo, dopo una volata ristretta precedendo altri cinque avversari; l’anno successivo invece il belga arriva in solitario al velodromo e può così alzare le braccia per la seconda volta consecutiva. Tre anni più tardi l’imperatore di Herentals vincerà anche la sua terza Roubaix.

EDDY MERCKX – In questa particolare classifica non poteva certo mancare lui. Il ciclista belga ha vinto praticamente ogni corsa nella sua strepitosa carriera ed è riuscito anche a togliersi questo sfizio. Nel 1968 arriva nel velodromo con il connazionale Herman Van Springel, il quale non riesce, nella volata finale, nemmeno ad affiancarlo. Il cannibale conquista così il suo primo successo alla Roubaix. Si ripeterà anche nel 1970 e nel 1973.

FRANCESCO MOSER – Nel 1978 a trionfare, con la maglia iridata sulle spalle, fu Francesco Moser. Passista possente, l’italiano si involò solitario verso il traguardo distanziando di poco meno di due minuti un gruppetto capitanato da Roger De Vlaeminck. Lo sceriffo ottenne così la prima delle sue tre vittorie consecutive alla Parigi-Roubaix.

BERNARD HINAULT – Nel 1981, unico suo successo, fu la volta di Bernard Hinault. Il francese, nonostante non amasse questa corsa, riuscì ad imporsi in volata precedendo Monsieur Roubaix, il quattro volte vincitore Roger De Vlaeminck. Quell’impresa viene considerata da molti come una delle più belle vittorie nella carriera del tasso. Grazie a lui, la Francia tornò alla vittoria venticinque anni dopo Louis Bobet.

PETER SAGAN – Fino a ora, nonostante fosse sempre tra i favoriti, non era mai riuscito a salire sul podio della Parigi-Roubaix. In questa edizione lo fa nel modo migliore, ponendosi su quello più alto. Lo slovacco si inventa un attacco quasi in sordina da lontano, va a riprendere i fuggitivi da solo e si impone nella volata a due sul corridore della AG2R Silvan Dillier. Diventa anche il primo slovacco a vincere questa Classica.

A cura di Davide Pegurri Copyright © INBICI MAGAZINE

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