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Parigi Roubaix 2017 - 115th Edition - Compiegne - Roubaix 257 km - 09/04/2017 - Tom Boonen (BEL - QuickStep - Floors) - photo Nico Vereecken/PN/BettiniPhoto©2017

Tom Boonen ed il ronzio che ha cambiato tutto


Nel 2015, un incidente drammatico ha segnato la carriera di Tom Boonen. L’ex ciclista belga, ritiratosi nel 2017 con 122 vittorie, ha condiviso la sua esperienza. Da nove anni, Boonen soffre di acufene, un disturbo uditivo caratterizzato da un fastidioso ronzio nell’orecchio. Questo problema è stato causato da una caduta avvenuta durante la seconda tappa dell’Abu Dhabi Tour.

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Durante quell’incidente, il 44enne ha subito una grave frattura al cranio e un’emorragia cerebrale. La situazione era così critica che ha rischiato di perdere la vita. Curiosamente, la frattura che ha subito vicino all’orecchio ha avuto un effetto salvifico. Ha spiegato: “Un pezzo di ferro ha colpito la ruota anteriore di Theo Bos. Ho dovuto sterzare, ma il manubrio di Theo ha colpito la mia ruota anteriore.”

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La caduta è stata drammatica; Boonen è stato catapultato dalla bici e ha colpito il lato della testa. Ha perso il casco, e l’impatto è avvenuto quasi completamente sulla tempia. “Ho perso immediatamente i sensi e sanguinavo dall’orecchio. I passanti temevano il peggio”, ha aggiunto. Dopo l’incidente, Boonen ha ripreso conoscenza in un’altra occasione, legato a una barella in ambulanza.

In seguito, ha scoperto di avere un’emorragia cerebrale, una commozione cerebrale e una frattura di quindici centimetri al cranio. “Non ricordo nulla di quel giorno; tutto mi è stato raccontato in seguito”, ha dichiarato Boonen. La frattura, però, ha avuto un impatto positivo: “Il sangue poteva uscire e non si formava pressione sul cervello”, ha spiegato.

Nonostante il danno all’udito, Boonen ha trovato un modo per convivere con il suo disturbo. “Il mio cervello sembra essersi adattato. Il suono è ancora presente, ma riesco a metterlo in secondo piano”, ha detto. Ha sviluppato strategie per gestire la sua condizione, come dormire sull’orecchio buono e posizionarsi strategicamente durante le conversazioni.

Boonen ha anche riconosciuto che per alcune persone il ronzio può essere opprimente. “Per alcuni, questo disturbo porta a pensieri suicidi”, ha affermato. Tuttavia, la sua esperienza di atleta lo ha aiutato a gestire la situazione. “Un giorno ho deciso che quel ronzio non avrebbe dominato la mia vita”, ha concluso, sottolineando l’importanza di non perdere il coraggio.

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A cura della redazione di Inbici News24
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