Jan Ullrich ha parlato apertamente del doping nell’era Armstrong recentemente. Parlando con la televisione pubblica tedesca WDR, il vincitore del Tour del 1997 ha confermato che, per molto tempo, aveva deliberatamente aspettato a confessare il doping fino a quando il suo amico ed ex rivale Lance Armstrong non avesse ammesso la sua colpevolezza. “Sono contento di essermi arreso, ora posso continuare il mio lavoro più facilmente,” sospira con sollievo.
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Nel suo documentario ‘Der Gejagte‘, Ullrich parla apertamente del suo uso di doping, culminato nella sua vittoria al Tour del 1997. “C’era così tanta speculazione al riguardo. Dovevo cambiare qualcosa nella mia vita, quindi ho deciso di parlarne. È stato positivo per me, il peso è diventato più leggero e ora posso continuare il mio lavoro più facilmente.”
“Il documentario ha funzionato per me come una sorta di terapia. Ora posso parlarne con i miei figli.” Ullrich ammette di aver aspettato le confessioni del suo grande amico e rivale Lance Armstrong prima di raccontare la sua storia.
“Le persone ora capiscono che il doping era qualcosa di sistemico. Gli sponsor sapevano tutto. Non lo chiamerei silenzio, ma mi pagavano bene. Era un accordo reciproco non parlarne.”
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