ROMA – Raffica di deferimenti da parte della Procura antidoping del Coni nel campo dello sport amatoriale. In diciotto sono stati rinviati al giudizio del Tribunale Antidoping in relazione agli atti pervenuti all’ Ente del Foro Italico relativi a due grandi inchieste dei Nas nel mondo dilettantistico.
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Si tratta delle due indagini denominate “Anabolandia” curata dalla Procura di Rimini e seguita dai Nas di Bologna e “Amateur”, portata avanti dalla Procura di Massa e curata dai Nas di Firenze. Fra i tanti coinvolti, la prova di quanto sia diffusa la squallida pratica del doping e dei traffici ad esso relativi nel mondo dello sport amatoriale, anche il recentissimo vincitore della Gran Fondo di Roma, Alfonso Falzarano. Quest’ultimo era stato posto anche agli arresti domiciliari nelle more dell’indagine che riguardava traffico di sostanze dopanti. Successivamente rilasciato. E solo ora ufficialmente “incriminato”. La richiesta per lui è di ben diciotto anni di squalifica per la violazione dell’articolo 7.2 del regolamento della Wada (traffico e spaccio di sostanze dopanti). Richiesti 20 anni di stop per un altro tesserato e 25 anni di inibizione per un non tesserato. Pene per un totale di 77 anni e 5 mesi. Le indagini
Ecco il comunicato dell’Ufficio Procura Antidoping:
Deferimento dell’atleta Alfonso Falzarano (tesserato ACSI) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione dell’art. 2.7. delle NSA, sulla base degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Massa – nell’ambito della indagine del NAS di Firenze denominata “Amateur”, con richiesta di 18 anni di squalifica;
Deferimento dell’atleta Luca Cingi (tesserato FCI) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per violazione dell’art. 2.1. delle Norme Sportive Antidoping per la positività per presenza di Eritropoietina ricombinante, riscontrata in occasione del controllo antidoping disposto dal CONI-NADO , al termine della gara “ 59° Giro del Montalbano” svoltasi a Bacchereto il 20 luglio 2014, con richiesta di 2 anni di squalifica.
Deferimento dell’atleta Mattia Aversa (tesserato FIN) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per violazione dell’art. 2.1. delle NSA per la positività per presenza di Fenoterolo, riscontrata in occasione del controllo antidoping disposto dal CONI-NADO, al termine della gara “ Campionati Italiani Assoluti Estivi” svoltasi a Roma il 2 agosto 2014, con richiesta di sette mesi di squalifica;
Deferimento dell’atleta Stefano Giannetti (tesserato FIBS) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per violazione dell’art. 2.1. delle NSA per la positività per presenza di Metabolita di Tetraidrocannabinolo >DL, riscontrata in occasione del controllo antidoping disposto dal CONI-NADO al termine della gara “ Rimini ASD Baseball – Parma ASD”, svoltasi a Rimini il 3 settembre 2014, con richiesta di cinque mesi di squalifica;
Deferimento dell’atleta Gianluca Paoloni (tesserato FCI) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per violazione dell’art. 2.1. delle NSA per la positività per presenza di Oxicodone, riscontrata in occasione del controllo antidoping disposto dalla Commissione Ministeriale ex lege 376/2000, al termine della gara ciclistica “ Gran Fondo Appennino Reatino”, svoltasi a Rieti il 20 luglio 2014, con richiesta di un anno di squalifica;
Deferimento dell’atleta Gaia Naldini (tesserata FIN) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per violazione dell’art. 2.1. delle NSA per la positività per presenza di Torasemide, Amiloride, Clorotiazide e Idroclorotiazide, riscontrata in occasione del controllo antidoping disposto dalla Commissione Ministeriale ex lege 376/2000, al termine della gara “ 50° Traversata dello Stretto” svoltasi a Villa San Giovanni il 3 agosto 2014, con richiesta di un anno di squalifica;
Deferimento dell’atleta Tiziano Fagioli (tesserato FIG) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per violazione dell’art. 2.3. delle NSA per non essersi sottoposto al controllo antidoping disposto dalla Commissione Ministeriale ex lege 376/2000, al termine della gara “ Coppa d’Oro Torrini” svoltasi a Impruneta il 14 settembre 2014, con richiesta di 2 anni di squalifica;
Deferimento dell’atleta Lara Villa (tesserata FIDAL) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione dell’art. 3.2. delle NSA, sulla base degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Rimini – nell’ambito della indagine del NAS di Bologna denominata “Anabolandia”, con richiesta di 3 mesi di squalifica;
Deferimento dell’atleta Fabio Dellamotta (tesserato FIH) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione dell’art. 3.2. delle NSA, sulla base degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Rimini – nell’ambito della indagine del NAS di Bologna denominata “Anabolandia”, con richiesta di 4 mesi di squalifica;
Deferimento dell’atleta Ana Tollumi (tesserata FIDAL) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione degli artt. 2.2., 2.6. e 3.2. delle NSA, sulla base degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Rimini – nell’ambito della indagine del NAS di Bologna denominata “Anabolandia”, con richiesta di 2 anni e 8 mesi di squalifica;
Deferimento dell’atleta Silvio Satini (tesserato FCI) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione degli artt. 2.2. e 3.2. delle NSA, sulla base degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Rimini – nell’ambito della indagine del NAS di Bologna denominata “Anabolandia”, con richiesta di 2 anni e 6 mesi di squalifica;
Deferimento dell’atleta Luciano Moretti (tesserato FITRI) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione degli artt. 2.2. e 3.2. delle NSA sulla base degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Rimini – nell’ambito della indagine del NAS di Bologna denominata “Anabolandia”, con richiesta di 2 anni e 4 mesi di squalifica;
Deferimento del sig. Marco Marangoni (allo stato non tesserato) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione degli art. 2.2. e 3.2. delle NSA sulla base degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Rimini – nell’ambito della indagine del NAS di Bologna denominata “Anabolandia”, con richiesta di 2 anni e 4 mesi di inibizione;
Deferimento dell’atleta Ubaldo Gavarini (tesserato UISP) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione degli artt. 2.1. e 2.2. delle NSA sulla base degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Massa – nell’ambito della indagine del NAS di Firenze denominata “Amateur”, con richiesta di un anno di squalifica;
Deferimento dell’atleta Armando Marzano (tesserato USACLI) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione degli artt. 2.7. e 2.8. delle NSA, sulla base degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Massa – nell’ambito della indagine del NAS di Firenze denominata “Amateur” con richiesta di 20 anni di squalifica;
Deferimento del Sig. Carmine Galletta (allo stato non tesserato) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione degli artt. 2.2., 2.6., 2.7. e 2.8. delle NSA, sulla base degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Massa – nell’ambito della indagine del NAS di Firenze denominata “Amateur”, con richiesta di 25 anni di inibizione;
Fonte Repubblica.it Capodacqua