Era tra i favoriti, ma non partiva in prima linea. Ha messo in scena però una gara da fenomeno, che lo consacra definitivamente: Lorenzo Mark Finn è forse il talento più puro in Italia, bisognerà ancora attenderlo in vista del passaggio tra i professionisti (magari tra un paio di anni, già nel World Tour), nel frattempo però si è andato a prendere un meraviglioso titolo iridato juniores. Ai Mondiali di ciclismo 2024 in Svizzera il 17enne classe 2006 è stato strepitoso, disputando una gara all’attacco nonostante condizioni proibitive ed ha chiuso in solitaria. Il Bel Paese torna sul gradino più alto del podio a 17 anni dall’ultima volta, quando vinse Diego Ulissi.
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Prima parte di gara davvero molto insidiosa: Danimarca a dettare un passo già importante, la pioggia a creare diversi patemi ai corridori e infatti le cadute sono risultate decisive per far sì che il drappello al comando si dimezzasse. Diversi i corridori fatti fuori dalle scivolate, i big però sono rimasti tutti davanti in vista dell’ingresso nel circuito.
Uno scatenato Albert Withen Philipsen è stato il primo a lanciare l’attacco sugli strappi elvetici, con il gruppo principale che è rimasto di circa una ventina di corridori. Tra questi, in casa Italia, l’unico presente è stato il leader Lorenzo Finn: l’azzurro nella seconda tornata ha provato ad accelerare una prima volta e alla seconda ha fatto il vuoto a circa 60 chilometri dall’arrivo.
Alle sue spalle nessuno ad inseguire, circa 30” di margine prima di vedere raggiungersi a 30 dal traguardo dal solito Philipsen che ha portato con sé anche il britannico Sebastian Grindley e lo spagnolo Héctor Álvarez. Un quartetto dunque a giocarsi il titolo: nell’ultima tornata Philipsen ha accelerato sul primo strappo con un super Finn attaccato alla sua ruota, nella successiva discesa un colpo di scena clamoroso con una brutta caduta per il campione in carica, rimasto a terra dopo una scivolata in discesa.
Finn è riuscito ad andar via nuovamente in solitaria e questa volta non ha atteso nessuno. Medaglia d’argento per il britannico Grindley con 2’05” di ritardo e bronzo per il neerlandese Remijn a 3’06”.
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Alla Scoperta del Monferrato in BiciclettaA cura della redazione di Inbici News24
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