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MOTECOPIOLO DÀ I NUMERI

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E’ cominciato il conto alla rovescia per l’arrivo del Giro d’Italia: lungo i 18 chilometri finali è prevista una vera e propria invasione di tifosi.

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Diciotto chilometri che entreranno nella storia di una comunità. Diciotto chilometri che sarebbero piaciuti tantissimo a Marco Pantani. Diciotto chilometri che disegnano il primo impegnativo arrivo del Giro d’Italia 2014, quelli che sabato 17 maggio porteranno i corridori da Maciano, subito giù dal Cippo di Carpegna, una lama tagliente di 6 km al 18% di pendenza media, in vetta al Monte Carpegna, dopo avere sopportato 5 km di salita e 337 metri di dislivello e tratti al 16% di pendenza, e dopo aver fatto i conti con gli ultimi 8 km di salita e i suoi tremendi strappi (l’ultimo al 23,8% a 200 metri dal traguardo).

 

 

Diciotto chilometri sui quali la comunità di Montecopiolo ha puntato forte, in occasione dell’ottava tappa del Giro, con partenza da Foligno, per promuovere un territorio, un pezzo d’Italia a cavallo tra Marche e Romagna, che con lo sport ha una certa confidenza, con il popolo degli sciatori in inverno, le squadre di calcio che iniziano qui il ritiro estivo, le gare di ciclismo dilettantistico e amatoriale e di trail. Ma il Giro d’Italia è un colpaccio epocale, una cosa di cui tutti parleranno per decenni, a cui la giunta Lattanzi ha lavorato da tre anni, un evento che sconvolgerà la quiete ordinaria del luogo.

 

 

Villagrande, capoluogo della comunità del Montefeltro, sta mettendo a punto gli ultimi dettagli della potente macchina organizzativa. Il Giro si è respirato da mesi nelle riunioni del comitato organizzatore con Rcs, Rai e tecnici, nei sopralluoghi per misurazioni, rilievi e valutazioni, si sta respirando adesso attraverso i cartelloni pubblicitari dell’evento, macchie rosa nel verde circostante, si respirerà dalle prossime ore quando, si spera, verranno asfaltati gli ultimi 9 chilometri di strada (Giro benedetto: da tempo questo pezzo di terra aveva bisogno di rimediare ai danni delle nevicate e gelate e dell’opera degli spazzaneve) e negli eventi collaterali che sfoceranno venerdì 16 al pomeriggio nella visita guidata al Parco Archeologico del castello di Villagrande e all’imbrunire nella “notte rosa”, con l’animazione di Radio Studio Delta, la musica di JJ Vianello e le note di Francesco Bejor, cui si deve “Dove osano i pirati”, omaggio al Pirata per eccellenza.

 

 

E poi si sublimerà sabato 17, giorno della tappa, quando si prevede che la località sarà presa d’assalto da 30.000 tifosi e appassionati che fin dal mattino si arrampicheranno in cima all’Eremo di Montecopiolo. “Numeri straordinari: basta pensare che in un week-end sciistico pieno sono 1500 le presenze qua – sottolinea Giovanni Fabbri, presidente della Pro loco di Montecopiolo -. Una marea di gente che cercheremo di accontentare per far sì che possano ricordare a lungo questa giornata. Saranno predisposti punti di ristoro nel tragitto verso l’arrivo e stand gastronomici curati da commercianti del luogo. Quel giorno, sarà vietato l’accesso alle automobili non autorizzate per evitare di bloccare la strada che porta al traguardo”. Un lavoro organizzativo che ha coinvolto  oltre 130 volontari che quel giorno dovranno occuparsi della logistica, della gestione dei parcheggi e del percorso, ripagati unicamente dalla gioia di poter dire “Io c’ero”.

 

Fonte ROMAGNANOI.IT

<+firma_in_coda>Massimo Montanari

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