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PEDALANDO COI CAMPIONI 2018: I FUORICLASSE DEL CICLISMO AL SERVIZIO DEI DIVERSAMENTE ABILI


– Hanno faticato sulle strade di tutto il mondo, inseguendo le maglie dei Grandi Giri, le classiche o i record sui velodromi. Ma alla 13° Pedalando coi campioni – 6° Trofeo Sci Club Valtorta, in programma a Casazza domenica 7 ottobre, le vecchie glorie del ciclismo inforcheranno la bicicletta per un obiettivo altrettanto ambizioso: raccogliere fondi per la ricerca sulla CDKL5 e per dare un aiuto alla giovane Sharon Racamato.

Canale InBici Media Group

Saranno infatti due le cause umanitarie che animeranno la cronosquadre intorno al Lago di Endine che porterà in Val Cavallina 500 cicloamatori e 125 ex professionisti del calibro di Moser, Basso, Evans, Savoldelli e tanti altri.

La prima ‘capitana’ sarà Sharon Racamato, 20enne di Palazzago affetta da tetraparesi spastica. Una patologia che la accompagna dalla nascita, relegandola su una sedia a rotelle e che a ottobre la costringerà a un nuovo intervento ai tendini dell’inguine. Viste le difficoltà motorie, si è reso necessario l’acquisto di una carrozzina motorizzata e di un’auto munita di pedana: una spesa ingente, a cui la famiglia sta facendo fronte organizzando lotterie, pesche di beneficenza e raccolte fondi.

Una grossa mano alla giovane la sta dando il mondo dello sport: quest’estate sono stati i tifosi dell’Atalanta a destinare parte degli introiti della Festa della Dea, mentre il 7 ottobre toccherà all’Unione Ciclistica Casazza e ai campioni del ciclismo. Ma chiunque può dare una mano, partecipando alla raccolta fondi su Facebook (www.facebook.com/donate/264057954217813): al momento mancano 9000 euro per vincere la sfida.

Sharon Racamato

 

L’altra battaglia che le glorie del pedale si accingono a combattere è quella contro la CDKL5, rara malattia neurologica genetica per la quale non esiste cura e nemmeno un modo per individuarla durante la gravidanza. Una patologia che colpisce solo 1000 bambini al mondo e su cui, proprio per il ridotto numero di casi, le case farmaceutiche non investono.

Eppure i sintomi di questa malattia sono tremendi: crisi epilettiche, assenza di linguaggio, stereotipie delle mani, ipotonia degli arti superiori e del tronco e difficoltà ad apprendere abilità semplici, come stare seduti, camminare, afferrare oggetti.

Per questo è nata l’Associazione CDKL5 – Insieme verso la cura, a cui al momento hanno aderito 200 persone. In questi anni il gruppo milanese ha raccolto 190 mila euro, destinati al dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna della Professoressa Elisabetta Ciani: con questa somma è stato acquistato un lettore per piastre a luminescenza e sono stati assunti due ricercatori, che stanno portando avanti tre diversi approcci terapeutici, uno dei quali inizia a dare indicazioni positive. Tuttavia la strada per trovare una cura è ancora lunga; per questo, oltre all’Unione Ciclistica Casazza e ai campioni del ciclismo, chiunque può contribuire alla causa destinando il 5xmille all’associazione.

 

Per informazioni, fotografie e video delle precedenti edizioni

Segretario: Roberto Amaglio

Tel. 338 3738583

mail: uccasazza@tiscali.it

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