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Tour de Suisse 2019 - 83rd Edition - 5th stage Munchenstein - Einsiedeln 177 km - 19/06/2019 - Elia Viviani (ITA - Deceuninck - Quick Step) - photo Vincent Kalut/PN/BettiniPhoto©2019

GIRO DI SVIZZERA: VIVIANI CONCEDE IL BIS


Dopo aver rotto il ghiaccio, Elia Viviani sembra inarrestabile: una vittoria consapevole, calma, matura.

Canale InBici Media Group

La quinta tappa del Giro di Svizzera 2019 (Münchenstein-Einsiedeln, 177 chilometri) lo incorona vincitore dell’ennesimo duello con Peter Sagan, che dovrebbe riproporsi anche al Tour de France. Intanto, per l’italiano si tratta della terza tappa consecutiva a podio e del secondo successi in due giorni: mica male, anche considerando gli avversari.

Dopo una lunga serie di attacchi sei primi chilometri, Stefan Kung (Groupama-FDJ), Matej Mohoric (Bahrain-Merida) e Fabien Greiller (Total Direct Energie) sono riusciti ad andare in fuga. Un terzetto interessante, con corridori di alto livello e un pericolo anche per il leader della classifica generale: Kung, infatti, alla partenza aveva solo 25 secondi di ritardo da Peter Sagan. Non a caso, la BORA – hansgrohe ha preso sin da subito il controllo delle operazioni di corsa, mantenendo limitato il distacco dalla testa della corsa, arrivata ad un vantaggio massimo di circa 3’.

Nella seconda parte di gara anche Sunweb e Trek-Segafredo hanno dato manforte alla squadra del tre volte campione del mondo e di fatto l’azione dei fuggitivi è andata ad esaurirsi con il passare dei chilometri. Seguendo il classico copione, una volta capito l’andazzo Matej Mohoric ha allungato sulla salita di Sattel (pendenze sempre molto blande) ed è rimasto da solo al comando, togliendosi la soddisfazione di passare transitare al comando al primo passaggio sotto il traguardo di Einsiedeln. Ai meno 13, però, anche l’iridato Under 23 di Firenze 2013 ha alzato bandiera bianca, con le squadre dei velocisti che hanno conquistato le prime posizioni del gruppo in vista della volata conclusiva.

Tranquilla e quasi mai davanti, la Deceuninck-Quick-Step si è fatta vedere solo nelle battute finali con un treno perfetto a favorire Elia Viviani: Asgreen, Lampaert e Morkov hanno portato Richeze ai  300 metri, poi l’argentino ha traghettato Viviani fino all’ultima curva per poi lasciargli liberare i cavalli negli ultimi 100 metri. Solo Peter Sagan è riuscito a tenere la ruota di Elia dopo la curva, ma nel rettilineo finale (in leggera ascesa) non ha avuto nemmeno la forza di affiancare l’azzurro, che ha ottenuto così la seconda vittoria consecutiva, molto convincente in vista del Tour de France e della seconda parte di stagione. Sul terzo gradino del podio Jasper Stuyven (Trek-Segafredo) mentre Matteo Trentin (Mitchelton-Scott) si è classificato quarto. Da sottolineare che il trentino era a ruota di Sagan, ma nell’impostazione dell’ultima curva sui sampietrini un’incertezza gli ha fatto perdere qualche metro di troppo per provare a giocarsi il successo. Quinto Michael Matthews (Sunweb) davanti ad Alexander Kristoff (UAE Team Emirates).

Sagan con il secondo posto ha confermato la propria leadership in classifica generale, ma domani sono attesi gli scalatori nel primo vero arrivo in salita del Giro di Svizzera a Flumserberg, con 8 chilometri oltre il 9% di pendenza media.

a cura di Gianluca Santo per iNBiCi magazine

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