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GIANNI SAVIO: “DRONE HOPPER? UN PROGETTO AMBIZIOSO E AFFIDABILE”


Gianni Savio, dunque tanto rumore per nulla…

“In effetti, la nostra assenza dalla lista delle squadre che hanno richiesto la licenza Uci nel 2022 è una questione legata a cavilli burocratici, una situazione solo momentanea che verrà risolta nel giro di pochi giorni…”.


Si è parlato di problemi burocratici…
“In realtà, problemi assolutamente previsti. Il nostro nuovo main sponsor (Drone Hopper), infatti, è una ‘Start Up’, dunque non può presentare ancora bilanci economici consolidati come richiede, da protocollo, l’Unione Ciclistica Internazionale. Per perfezionare tutti gli adempimenti burocratico-amministrativi ci vorrà un po’ di tempo in più, ma nulla di preoccupante”. 


Solo una questione di documentazione mancante quindi…
“Esattamente. Ma, ripeto, forse già domani, ma sicuramente entro lunedì prossimo tutto sarà a posto”. 

Con la società Spagnola Drone Hopper c’è già un accordo?
“Non solo un accordo, bensì un contratto di quattro anni (a partire dal 1° gennaio 2022, ndr) regolarmente firmato e depositato”. 


Che tipo di ambizioni avrà la nuova squadra?
“Si tratta di un progetto, sulla carta, molto ambizioso, anche se conosco troppo bene il ciclismo per lanciarmi in chissà quali proclami. Posso dire, però, che per i primi due anni l’accordo è per una squadra Professional, dopodiché il loro intento è quello di entrare nel World Tour entro il 2025”. 


Ma è una società con una potenza economica così affidabile?
“Per rispondere rendo noto solo un dato: in virtù di un nuovo brevetto, Drone Hopper per il 2022 ha già commesse per 80 milioni di euro. Inoltre, hanno l’appoggio dell’Università e hanno vinto un bando con la Comunità Europea. Insomma, il quadro economico e, soprattutto, i programmi di sviluppo futuri tratteggiano una realtà assolutamente affidabile”. 


Trattandosi di uno sponsor con genealogia spagnola, anche l’attività agonistica sarà concentrata prevalentemente nella penisola iberica?
“Assolutamente no. Non abbiamo fissato alcun vincolo, anche perché loro sono interessati ad un mercato internazionale con un focus particolare verso il Sud America”.

A cura di Mario Pugliese Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata

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