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GIRO D’ITALIA



Castelfranco Veneto (Treviso) – Per la prima volta nella storia del Giro d’Italia professionisti sarà una donna a fare da giudice di arrivo.

 

L’incarico è stato affidato ad una padovana: Chiara Compagnin, giudice di gara nazionale appartenente alla Federciclismo del Veneto. Ad annunciarlo è stato il presidente della Commissione Nazionale della categoria, Antonio Pagliara, durante il 43° Convegno Tecnico svoltosi nell’Hotel Fior a Castelfranco, in provincia di Treviso, e programmato per l’avvio della nuova stagione su strada. Compagnin, che vive a Casalserugo (Padova), è tra le più giovani componenti della Commissione veneta presieduta da un altro padovano, ma di Villanova di Camposampiero, Sandro Checchin. L’annuncio di Pagliara è stato accolto con un lungo applauso dalla platea a conclusione dei lavori del Convegno che ha affrontato i tempi legati all’attività del 2015. Quando è stato annunciato il suo nome Compagnin si è guardata intorno quasi incredula di quello che aveva udito e subito i colleghi le sono andati incontro per congratularsi e stringergli la mano.

 

“E’ un evento storico per il Giro d’Italia – ha detto Pagliara con soddisfazione – ed è bello sapere che a fare da giudice d’arrivo sarà una ragazza veneta. Un simile evento non si era mai verificato prima e siamo contenti perché è stata scelta una donna capace che in tante occasioni ha dimostrato le proprie qualità”. “Il Veneto – ha proseguito – è una scuola e come tale è stato puntato su una sua rappresentante”. “Non è possibile. Non ci credo – ha rilevato Compagnin – . E’ un grande piacere ed onore per me partecipare al Giro e sapere di essere la prima donna in assoluto in Italia a fare da giudice d’arrivo. Farò tutto il possibile per ripagare la fiducia che mi è stata data”, Compagnin è stata giudice regionale dal 2003 e nazionale dal 2009. In quest’ultimo settore ha svolto anche le funzioni di segreteria delle gare su pista e di ciclocross. Nel 2013 ha seguito il Giro d’Italia femminile, nel 2014 la Tirreno-Adriatico e anche i campionati italiani su strada e su pista. La passione per il ciclismo gli è stata trasmessa da bambina da uno zio ed è diventata giudice a 20 anni. Il Veneto ha un feeling particolare con il Giro d’Italia: a quello del 2014 a fare da giudice d’arrivo fu il rodigino Giuseppe Canazza. Il Giro d’Italia, articolato in 21 tappe (4 nel Veneto) inizierà il 9 e si concluderà il 31 maggio dopo aver percorso 3481,8 km.

 

La notizia è stata accolta con grande soddisfazione da Luca Zaia presidente della Regione Veneto e grande appassionato di ciclismo. “Con Chiara Compagnin – ha rilevato con una nota – il Veneto scrive un’altra piccola ma significativa pagina nella storia del ciclismo e del Giro d’Italia, che aspettiamo con gioia sulle nostre strade a maggio. Che a farlo sia una giovane donna è ancora più significativo. Ancora una volta le donne venete dimostrano di non avere limiti e di essere speciali, nello sport, nella ricerca, nella medicina, nel lavoro, nella famiglia”. “Con Chiara in postazione giuria – ha concluso Zaia – la ‘Corsa Rosa’ lo diventa ancora di più”.

Grande anche la gioia per la notizia del presidente della Federciclismo del Veneto, Raffaele Carlesso. “E’ una notizia bellissima che mi riempie di grande gioia – ha detto – Questo sta a dimostrare l’ottimo lavoro che viene svolto nella nostra regione. La notizia mi ha fatto tornare indietro nel passato quando prima io e poi il compianto Piergiorgio Sbardella fummo i primi veneti designati a fare da giudici d’arrivo al Giro d’Italia. A Chiara, alla sua famiglia e agli amici Giudici di Gara le più vive congratulazioni”.

 

fonte Francesco Coppola

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