Il Giro d’Italia 2018 parte da Gerusalemme? Suggestivo, ma considerata l’escalation delle tensioni in Medio Oriente, siamo sicuri che è la scelta giusta?
Mancano sei mesi all’appuntamento rosa, ma la situazione si è complicata negli ultimi giorni, dopo l’annuncio del presidente Usa Donald Trump di voler trasferire l’ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme, riconoscendola come capitale dello Stato di Israele.
Organizzare le prime tre tappe di un Grande Giro in un Paese extraeuropeo è già di per sé complicato, ancor di più lo è doverlo fare in questo turbolento quadro politico.
Impossibile prendere decisioni in questo momento, ma bisogna fare i conti con la nuova realtà e con l’esigenza di garantire la sicurezza delle migliaia di persone che faranno parte della carovana.
Dunque, per quanto suggestivo, siamo sicuri che sia la scelta giusta?