L’Italia saluta un marchio storico di produzione di biciclette.
Ernesto Colnago ha ceduto le quote di maggioranza della sua azienda alla Chimera Investments LLC, un fondo di Abu Dhabi.
La storica impresa di Cambiago, fondata nel 1954, è divenuta nel tempo un punto di riferimento nel panorama ciclistico internazionale e il marchio ha ottenuto grandi successi con campioni di primo piano. Un passo storico per la Colnago, per rilanciare l’azienda nel competitivo mercato moderno, in costante evoluzione.
“Chimera Investments permetterà a Colnago di crescere ed incrementare la sua presenza in tutti i mercati, mantenendo ed aumentando ulteriormente la qualità dei prodotti Colnago – ha affermato il patron Ernesto Colnago, che continuerà a mantenere una quota minima dell’azienda – Abbiamo un’opportunità unica, col supporto di Chimera, di continuare a costruire le migliori biciclette al mondo anche in futuro”.
“A nome di tutti i fans Colnago nel mondo, vorremmo ringraziare Ernesto Colnago, maestro di design e inventore di stupende biciclette, e desideriamo proseguire sul percorso da lui tracciato e portarne avanti l’eredità assicurando al marchio Colnago un futuro luminoso – ha aggiunto il nuovo partner di maggioranza Chimera Investments – Il signor Colnago sarà sempre la forza trainante dello sviluppo di tutti i prodotti futuri”.
a cura di Luca Pellegrini per iNBiCi Magazine
Ciclo moto ricambi Sangiorgio 3 generazioni nel settore
Certo e un peccato mancano i soldi l’economia del nostro paese sta andando a rotoli l’unica soluzione potrebbe essere nuove idee reali che portino innovazione reale per fare la differenza ed essere ben visibili in tutto il mondo
Purtroppo non sarà la preima e non sarà nemmeno l’ultima. Una Italia impoverita non potrà reggere l’urto dei vari Fondi e dell’economia mondiale che avanza . . .
Che tristezza, un azienda orgoglio del artigianato italiano che va in mani a chi, probabilmente, di bici da corsa sa poco o nulla.
Un altra storica Azienda lascia il paese….Che fine..
Mi dispiace.
Peccato veramente, dispiace che vada in mani straniere, però in Italia attualmente è molto difficile fare impresa eeeeee, purtroppo