TOUR

Grande spettacolo nell’ottava tappa del Tour de France 2017, che quest’oggi è andata in scena lungo le strade del Massiccio del Giura.

 

Ad imporsi sul traguardo di Station des Tousses è stato  Lilian Calmejane (Direct Energie) che al termine di una giornata passata all’attacco ha concluso in solitaria fra l’abbraccio della propria gente. Seconda piazza per un altro fuggitivo,  Robert Gesink (Team LottoNL – Jumbo), che fino all’ultimo ha provato l’inseguimento al francesino; terzo  Guillaume Martin (Wanty – Groupe Gobert) che ha regolato il gruppo compatto degli uomini di classifica.

 

La frazione odierna era additata da tutti come una delle più adatte per le fughe a lunga gittata, ed infatti la prima ora è volata via in un turbinio di attacchi e controattacchi. A farne le spese è stato  Arnaud Demare (FDJ) che ha perso le ruote del gruppo dopo pochi chilometri ed ha percorso l’intera tappa quasi in solitaria.

 

Solo dopo una settantina di chilometri la situazione è svoltata, con il gruppo che si è spezzato in due tronconi: davanti una cinquantina di attaccanti, dietro la maglia gialla con tutti gli uomini di classifica. Dopo il primo GPM di giornata, il Col de la Joux, davanti sono ripresi gli scatti, con vari atleti che hanno provato a scremare il folto plotone di testa. Fra i più attivi gli azzurri  Matteo Trentin (Quick-Step Floors) e  Diego Ulissi (UAE Team Emirates) che hanno provato ad andarsene assieme al campione olimpico ed altri cinque corridori. Questo tentativo è durato fino alla successiva salita di Côte de Viry dove la situazione si è nuovamente rimescolata.

 

Ai -45 si sono ritrovati davanti di nuovo otto atleti: assieme a  Jan Bakelants (AG2R),  Greg Van Avermaet (BMC Racing Team) e  Warren Barguil (Team Sunweb) che erano presenti già nel tentativo precedente hanno allungato  Lilian Calmejane (Direct Energie),  Nicolas Roche (BMC Racing Team),  Simon Clarke (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team),  Robert Gesink (Team LottoNL – Jumbo) e  Andrew Talansky (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team). L’unico a riuscire con qualche chilometro di ritardo a rientrare è stato  Michael Valgren Andersen (Astana Pro Team) mentre gli altri attaccanti sono rimasti definitivamente attardati.

 

La corsa si è dunque risolta sull’ultima salita, la Côte de la Combe de Laisia . Fin da subito  Lilian Calmejane è sembrato il più forte e con un paio di allunghi ha messo uno per angolo gli avversari. Il più oculato invece è stato  Robert Gesink che prima ha lasciato sfogare Roche e Pauwels e poi li ha raggiunti e superati lanciandosi da solo all’inseguimento del battistrada. Il distacco fra i due all’ultimo scollinamento, quando mancavano 12 chilometri al traguardo, era di 35”. Quando ormai la vittoria sembrava assegnata, l’ennesimo colpo di scena: ai -2500 metri Calmejane è stato colpito dai crampi, vedendosi costretto quasi a fermarsi per sciogliere il polpaccio. Dopo quest’ultimo guaio la pedalata del francese si è però fatta di nuovo efficiente e nell’ultimo chilometro il nativo di Albi ha potuto gustarsi il calore del pubblico.

 

Ben pochi scossoni per quanto concerne la classifica generale.  Chris Froome (Team Sky) ha rischiato qualcosa solo ai -45 quando sbagliando una curva si è visto costretto a tirare lungo per i campi. Per il resto normale amministrazione per il britannico e la sua formidabile squadra che hanno dovuto rintuzzare solo un timido attacco di  Daniel Martin (Quick-Step Floors) nel finale.

 

Domani si replica con una tappa ancora più difficile: il temibile Mont du Chat ha dimostrato al recente Delfinato di essere un osso duro e i big saranno chiamati a muoversi in prima persona.

 

fonte direttaciclismo.it – Matteo Pierucci