Il Team Ineos Grenadiers, precedentemente conosciuto con il nome di Team Sky, è stata la formazione “cannibale” dell’ultimo decennio al Tour de France. 7 vittorie nelle ultime 9 edizioni: Bradley Wiggins nel 2012, Chris Froome nel 2013, 2015, 2016 e 2017, Geraint Thomas nel 2018, Egan Bernal nel 2019. Quest’anno la formazione di Dave Brailsford non vincerà la Grande Boucle, come già accaduto nel 2014, anno in cui si impose Vincenzo Nibali con la maglia dell’Astana. Ma permettetemi di dire che hanno conquistato la vittoria più emozionante, più bella. Semplicemente da brividi.
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L’abbraccio sul traguardo di Richard Carapaz e Michal Kwiatkowski vale più di mille tattiche di gara. E’ stata una vittoria spettacolare per il modo in cui i ragazzi hanno vissuto gli ultimi chilometri: avanti insieme, da soli, godendo il trionfo che stava per arrivare metro per metro. Senza stabilire chi avrebbe dovuto vincere: la squadra ha perso il proprio capitano dopo aver lavorato tutti insieme per cercare di fargli conquistare la maglia gialla. Insieme, la squadra ha perso. Oggi, Kwiatkowski e Carapaz tagliano il traguardo abbracciati. Insieme, la squadra ha vinto.
L’immagine di oggi è un po’ l’antitesi di quanto avevamo visto al Tour de France del 2012, quando il corridore che sembrava il più forte, Chris Froome, fu più volte fermato da ordini di scuderia per permettere a Bradley Wiggins di vincere il Tour de France. Un’immagine che ha fatto diventare la squadra, agli occhi dei tifosi, una formazione con dei tecnici eccessivamente calcolatori. Oggi abbiamo visto lo spettacolo vero, e questo arrivo in parata resterà per sempre nella storia del ciclismo.