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IL SOGNO DI DANIELE PESCHI SI INFRANGE: NIENTE CAMPIONATO ITALIANO DI CICLOCROSS


La storia di Daniele Peschi ha fatto il giro del web, e non solo: il ragazzo di Civitavecchia, tesserato per il Team Bike Terenzi, appartiene alla categoria federale ID-2, quella che comprende i disabili mentali. Secondo i regolamenti della Federazione Ciclistica Italiana, coordinati con il CIP, gli atleti appartenenti alla categoria ID non possono prendere parte ai campionati italiani.

Canale InBici Media Group

Il sogno di Daniele era quello di partecipare alla competizione tricolore che si terrà a Schio la prossima settimana. Vanessa Casati, sua guida durante le gare, aveva lanciato una petizione su Change.org al fine di raccogliere 25mila firme. L’obiettivo era quello di sensibilizzare il più possibile l’opinione pubblica sul paradosso in cui si trova Daniele: può gareggiare per la maglia rosa al Giro d’Italia Ciclocross, può prendere parte a gare di ciclocross nazionali ed internazionali, ma non può prendere parte al campionato italiano.

Daniele Peschi – Credit photo Giro d’Italia ciclocross

I disabili mentali, infatti, secondo la FCI, non sono dei veri e propri atleti paralimpici, ma appartengono ad una categoria a parte, quella degli ID, e possono gareggiare solo tra di loro. Nonostante Daniele possa competere per la maglia rosa del GIC, non può partecipare all’assegnazione del tricolore, in quanto le loro gare vengono viste, dal regolamento, solo come una “esibizione”.

Noi di InBici Magazine, nel corso delle scorse settimane, abbiamo anche intervistato la responsabile della AIPD, la quale ha sostenuto che sarebbe grave non far partecipare a questa competizione i disabili intellettuali (fai click qui per rileggere l’articolo).

Ieri sera, in una nota ufficiale, la Federazione Ciclistica Italiana ha spiegato che non ci sarà la partecipazione di Daniele Peschi al campionato italiano di Schio.

Nella nota, si legge: “Riguardo la possibilità di partecipazione di un ragazzo tesserato ID ai campionati assoluti di ciclocross, la Federazione ricorda che i regolamenti non prevedono, né hanno mai previsto, una simile eventualità per numerose e fondate motivazioni che si basano sul principio di una netta distinzione tra l’attività agonistica e quella di natura promozionale. Ci sono aspetti legali, anche superiori alla stessa volontà della Federazione, legati alla tutela dei singoli tesserati coinvolti che non permettono di cambiare i regolamenti senza un’attenta valutazione”.

Secondo i regolamenti stilati dal CIP e dal FISDIR, “le indicazioni sono che tale attività, in primo luogo per la sicurezza degli stessi ragazzi e degli altri atleti, deve avere un carattere promozionale, deve essere svolta tra praticanti con le stesse caratteristiche e deve escludere competizioni ciclistiche agonistiche e partenze di gruppo, a meno che non vengano effettuate a velocità controllata”.

La sicurezza dei corridori di questa categoria deve quindi essere messa al primo posto ed è per questa ragione che Daniele non potrà partecipare al campionato italiano nella categoria ID-2.

Noi di InBici Magazine abbiamo contattato Vanessa Casati, responsabile del Team Bike Terenzi, dopo la nota rilasciata dalla FCI, e ci ha spiegato: “Non è mai stata mia intenzione fare una guerra alla Federazione Ciclistica Italiana. Il mio obiettivo è sempre stato quello di tutelare Daniele e tutti i ragazzi della sua categoria, i quali, secondo me, meritano di partecipare a un campionato italiano. L’importante è stato aver smosso le coscienze su questo che resta un argomento importante e delicato: da parte mia continuo a credere nell’operato della FCI, per la quale ho tesserato 95 ragazzi, e sono sicura che un giorno si arriverà a una soluzione di questo problema”.

A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine

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