Il velodromo Vigorelli prigioniero della lentocrazia Il Comune di Milano attende ancora il decreto per sbloccare il progetto.

Il mitico anello milanese del Vigorelli ancora imprigionato nella lentocrazia.

Il Comune di Milano, si legge in una nota diramata sabato dall’amministrazione meneghina, “al momento non ha ricevuto ne’ il parere ne’ il decreto di vincolo relativo al Vigorelli. Attendiamo di leggere il decreto per valutarne il contenuto e le prescrizioni”.

“Siamo rammaricati – spiegano il vicesindaco con delega all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris e l’assessore allo Sport Chiara Bisconti – di dover apprendere dalla stampa, anziche’ da una comunicazione ufficiale e diretta tra Istituzioni, decisioni su questioni così delicate e importanti, che hanno come oggetto la riqualificazione di un impianto sportivo di straordinaria rilevanza.

L’Amministrazione aveva avviato un percorso di riqualificazione, frutto di un iter trasparente e partecipato, dedicando importanti risorse”.

Il progetto “è stato oggetto di un concorso internazionale, con l’obiettivo di poter finalmente garantire l’uso di questo bene, riaprendolo alla città, affiancando al ciclismo anche altri sport, come in tanti chiedono da tanto tempo.

Il Ministero dei beni culturali e la direzione regionale hanno deciso di introdurre il vincolo.

Ci auguriamo che questo non significhi far perdere l’occasione di riqualificare un luogo storico come il Vigorelli, la cui apertura a tutti gli sport avrebbe garantito anche una concreta sostenibilita’ economica e gestionale.

Una volta letto il provvedimento potremo capirne la portata e gli effetti: allo stato non escludiamo nulla, neppure un’eventuale impugnazione”.