La campionessa italiana ed europea Marathon, Mara Fumagalli, decide di rompere il silenzio attraverso un lungo post pubblicato sul proprio profilo Instagram. La biker lombarda è stata sospesa dalla Nado lo scorso 20 settembre, due giorni prima del campionato del mondo Marathon, a causa di un controllo non negativo effettuato lo scorso 1 settembre al termine della mMarathon Bike della Brianza. La Fumagalli è risultata positiva al Triamcinolone Acetonide Metabolita.
Nel lungo post apparso sul suo profilo social, la Fumagalli prova a dare una spiegazione a quanto accaduto: “Sfortunatamente anni addietro ho subito interventi ad entrambe le spalle, che spesso si fanno sentire. Ad inizio agosto ho fatto un’infiltrazione all’articolazione di una di esse, che proprio non smetteva di farmi male, conosco il regolamento, sono una delle pochissime donne italiane che corrono in mtb ad avere il passaporto biologico, da oltre 3 anni faccio parte della “famiglia ADAMS WADA” e sono soggetta a periodici controlli, sia sui campi gara che a casa, senza nessun preavviso. […] A detta del medico, fidandomi e conoscendo i tempi di smaltimento della sostanza in questione (triamcinolone acetonide), somministrata in piccole dosi ai fini di una terapia solo ed esclusivamente localizzata per la patologia in questione, mi sottoposi a questa pratica per un periodo di 10/15 giorni, senza inviare la relativa documentazione a chi di dovere, in quanto fuori dalle competizioni ne è consentito l’utilizzo senza bisogno di certificato. Non partecipai a nessuna competizione per un mese, rassicurata dalla voce di un “ESPERTO” che entro tale periodo non ci sarebbe stata più alcuna traccia. Purtroppo non è stato così! Errore mio, sono io che corro, non incolpo nessuno e mi assumo le mie responsabilità”.