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L’Unione Ciclistica Internazionale ha comunicato ufficialmente, a margine dei mondiali su pista di Berlino, che è in corso un accertamento su una squadra belga femminile per ciò che riguarda la pratica di massaggi che vanno ben oltre ciò che viene fatto normalmente prima o dopo la gara.
I fatti risalgono all’aprile 2017: la squadra si chiamava LaresWaowdeals (ora Doltcini-Van Eyck). “Era il mio primo massaggio con lui. Mi è salito lungo le gambe, molto in alto, e ha passato il suo dito sul mio sesso. Portavo una culotte, non era sulla mia pelle, ma mi è sembrata una pratica strana”, ha affermato la ragazza, all’epoca 18enne.
Un’altra ciclista ha segnalato invece che il manager della squadra, prima di ingaggiarla, le aveva chiesto di mandarle foto in “culotte e reggiseno”.
Il presidente dell’UCI David Lappartient, oltre a confermare l’indiscrezione riportata da Le Monde, ha affermato: “Siamo alla raccolta dei documenti. La Commissione etica deciderà poi se passare le carte alla Disciplinare. Prendiamo seriamente il tema abusi e molestie. Ne ho parlato la scorsa settimana col presidente della Commissione etica chiedendoci “che cosa possiamo fare di più”? Servono nuove linee guida chiare e stringenti per i team su come comportarsi, su cosa fare e non fare. Dobbiamo rinforzare il sistema che permette agli atleti di denunciare”.
