“Il mio ex Ds. Johan Bruyneel ha partecipato e assistito alle pratiche di assunzione di EPO da parte mia ed era perfettamente al corrente delle pratiche in corso”.
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Con questa frase Lance Armstrong è tornato a parlare di doping.
Questa volta però, il texano lo ha fatto davanti ad un giudice, in un processo nel quale una società di assicurazione pretende da lui la restituzione dei premi versati per i successi ottenuti nei Tour de France dal 1999 al 2001.
Nella deposizione, resa pubblica oggi da USA Today, Lance Armstrong ha spiegato che il Ds della US Postal ed alcuni medici, tra i quali Michele Ferrari, erano i suoi fornitori di prodotti dopanti. Mentre l’ex massaggiatrice del team Emma O’Reilly e i meccanici, Julien De Vriese e Philippe Maire, erano incaricati di fargli avere i prodotti incriminati alle corse.
Fonte ciclismonelcuore.com