E’ la corsa di un giorno più dura dell’anno, quella che – più di tutte – sollecita i materiali. E’ la leggendaria Liegi Baston Liegi, una delle cinque classiche monumento, lo scenario ideale per il collaudo più estremo di mezzi e abbigliamento.
Il Team Qhubeka Assos, formazione World Tour con passaporto sudafricano, si racconta nell’inferno delle Ardenne, dove il leggendario fondello Assos viene sollecitato in maniera esponenziale. I ripetuti cambi di postura e di assetto su un terreno sconnesso ed irregolare mettono a dura prova i capi d’abbigliamento Assos: “E’ la gara più difficile – spiega Gunher Landrie – quella che lo staff attende con più trepidazione. Perché qui si respira qualcosa di antico, qualcosa di davvero grande”.
In queste condizioni, la qualità del pantaloncino diventa basilare: “Se hai problemi nel sotto-sella – spiega Daniele Nardello – ti muovi, perdi coordinazione e la strada diventa un calvario. Alla Liegi avere un fondello di assoluta affidabilità diventa una delle condizioni più importanti per poter aspirare ad una gara da protagonisti”.
Come è andato il test? Scoprilo nel video…
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