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SPECIALE SALUTE

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Si chiama Manutech BH® l’ultima frontiera della fisioterapia. Ecco, da un brevetto tutto italiano, come funziona il più rivoluzionario sistema terapeutico attualmente a disposizione degli atleti

 

Una tecnologia innovativa, interamente made in Italy, per la cura e il miglioramento delle prestazioni degli atleti.

Il progetto nasce e si sviluppa nei laboratori di ricerca di un’azienda italiana, la Talamonti group Srl, che vanta un’esperienza ultra-ventennale nella cosidetta “micro-molecolarizzazione” di sostanze naturali e nel trattamento delle ulcere croniche e dei linfedemi. Dopo uno screening accurato ed un esame della casistica, l’azienda matura una certezza: l’unico strumento realmente indispensabile ai terapisti sono le loro mani. Da qui la definizione di un obiettivo: dare alle mani la possibilità di superare i limiti di un approccio di tipo prevalentemente meccanico. E dunque garantire agli arti del terapista un’energia fisica valida dal punto di vista scientifico e gestibile da quello ingegneristico. Nasce così dal reparto R&D della Talamonti group, il Manutech BH®.

Barbara Carapia, fisioterapista del centro Poliambulatorio FIT di Faenza, ha adottato per prima questa tecnologia ed è a lei che chiediamo di spiegarci meglio di cosa si tratta.

“Il Manutech BH® è un’apparecchiatura elettromedicale ad altissima tecnologia che eroga treni d’onda opportunamente modulati per stimolare o generare delle reazioni fisiologiche nei tessuti che sono funzionali agli obiettivi terapeutici. L’energia fisica utilizzata è quella delle micro-correnti nell’ordine delle micro Ampere, cioè correnti a bassissima intensità, che mimano quelle presenti all’interno del corpo umano”.

 

Ma quali sono i vantaggi di questa metodologia?

“Le micro-correnti micro Ampere rappresentano un’energia totalmente biocompatibile e quindi sono in grado di generare risposte più veloci da parte dell’organismo che le riconosce e le accetta senza generare ‘riflessi di difesa’. Per questo i risultati sono più rapidi e stabili. Inoltre, l’erogazione avviene attraverso le mie mani che indossano dei guanti conduttivi così da riuscire ad abbinare le tecniche manuali che ritengo più idonee con lo stimolo biochimico e biofisico che, in quel caso specifico, voglio associare”.

 

 

 

Ma come agisce, nello specifico, Manutech BH®?

“Le microcorrenti che irradia possono essere definite delle deboli correnti elettriche dell’ordine dei micro Ampere che hanno una serie di effetti fisiologici usati a scopi terapeutici in quanto sono in grado di fungere come catalizzatori di una serie di processi fisiologici endogeni di natura biochimica e bioelettrica. Attraverso le manualità e scegliendo il programma idoneo posso stimolare la produzione di energia endogena attraverso una maggiore produzione di ATP e conseguentemente stimolare la rigenerazione del tessuto lesionato, migliorare il micro-circolo locale e l’ossigenazione,  drenare i liquidi, distruggere gli aggregati proteici e smaltire le molecole che sostano nell’interstizio, ripristinando la corretta funzionalità della pompa muscolare. Il mio intervento diventa sistemico e funzionale”.

 

Quali sono i campi di applicazione di questa tecnologia nel ciclismo?

“Possono essere svariati. Dai trattamenti per accelerare il recupero delle tossine dopo un allenamento, una tappa o una gara su strada o MTB, per mantenere l’efficienza muscolare, per intervenire su contratture e dolenzie che spesso si presentano soprattutto in zona dorso-lombare fino ad arrivare a interventi su postumi di cadute per il riassorbimento di edemi o ematomi e, se ci sono abrasioni e ferite, per accelerare il processo di guarigione”.

BabySport BH®

A spiegarci invece utilizzo ed efficacia del BabySport BH® è Iader Fabbri, preparatore atletico, nutrizionista della Nazionale di Ciclismo e della Federazione.

“Il BabySport BH® – spiega Fabbri – è uno strumento indossabile sia durante che dopo le sedute di allenamento, ma anche in gara. Serve per migliorare sia la performance che i tempi di recupero. La tecnologia deriva da quella del Manutech BH® e ‘ragiona’ nello stesso modo. In un pre-gara permette di energizzare i tessuti, in allenamento stimola la perfusione e quindi la capacità di ossigenazione e recupero delle scorie e, dopo lo sforzo, accelera e ottimizza lo smaltimento delle sostanze tossiche residue e minimizza le conseguenze del DOMS. Inoltre, in caso di infortuni o altre problematiche muscolari e no, può rappresentare la continuità terapeutica necessaria tra una seduta e l’altra di fisioterapia per mantenere i risultati e velocizzare i tempi di ripristino”.

 

Quindi il BabySport BH® può incidere anche sull’espressione della performance?

“Sicuramente e oggi, come anche il Manutech BH®, fa già parte del patrimonio di strumentazioni a disposizione di squadre professionistiche, come ad esempio la Southeast di Petacchi, Belletti, Zhupa e Finetto o di atleti di livello come il Paraolimpico Fabrizio Macchi o Andrea Tiberi, Denis Fumarola e Andrea Zampedri. E questo solo per rimanere nel mondo del ciclismo”.

Manutech BH® e BabySport BH® nascono dal genio italiano di un imprenditore marchigiano che, per rimanere in tema, vanta anche un curriculum di rispetto nel mondo del ciclismo su strada a cui, evidentemente, è rimasto affezionato.

Per info: info@talamontigroup.com

 

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