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TIRRENO ADRIATICO 7

TIRRENO-ADRIATICO



Flagellata da pioggia e vento, la sesta tappa della Tirreno-Adriatico 2015, da Rieti a Porto Sant’Elpidio (210,0 km), premia Peter Sagan.

 

Lo slovacco della Tinkoff – Saxo, autore di una volata finalmente senza sbavature, riesce a precedere Gerald Ciolek (MTN-Qhubeka) e Jens Debusschere (Lotto Soudal). Quarto posto per il giovane Magnus Cort Nielsen (Orica GreenEDGE) davanti a Max Richeze (Lampre-Merida), Edvald Boasson Hagen (MTN-Qhubeka), Nikias Arndt (Giant-Alpecin), Sam Bennett (Bora-Argon 18), Ramunas Navardauskas (Cannondale-Garmin) e Alexey Lutsenko (Astana). Non cambia la situazione in classifica generale con Nairo Quintana (Movistar) che conserva la maglia azzurra.

 

La pioggia battente non fredda lo spirito combattivo dei corridori e fin dal via si registrano alte andature. Dopo quattro chilometri provano ad allungare Alessandro Vanotti (Astana), Pirmin Lang (Lotto Belisol), Tsgabu Grmay (Lampre – Merida), Kristjan Koren (Cannondale – Garmin) e Maxime Mederel (Europcar), ripresi immediatamente. Successivamente si muove anche Daniel Oss (BMC), ma anche il suo tentativo non ha molta fortuna. Tra i più attivi nelle fasi di apertura c’è Alessandro Vanotti che, libero da obblighi di squadra, vuole provare a ritagliarsi uno spazio per le ambizioni personali. Alla fine è proprio l’esperto bergamasco a portare via il tentativo buono assieme a Stijn Devolver (Trek) e Yukia Arashiro (Europcar). Il terzetto riceve il benestare dal gruppo e rapidamente guadagna minuti, fino ad un massimo di 5’45” al settantesimo chilometro. Dietro controlla la Movistar che trova anche l’aiuto della Etixx – QuickStep.

La situazione cambia sull’unico GPM di giornata a Montelparo. Prima la Astana e poi Alberto Contador (Tinkoff – Saxo) decidono di alzare il ritmo, scatenando subito la reazione di Nairo Quintana (Movistar) e Thibaut Pinot (FDJ.fr). Il gruppo esplode con diversi atleti che perdono contatto e, allo scollinamento, davanti restano in trenta. Restano leggermente attardati Bauke Mollema (Trek),Joaquim Rodriguez (Katusha) mentre Mark Cavendish (Etixx – QuickStep) con altri velocisti perde molto terreno. Vedendo che l’azione ha fatto danni, la Tinkoff – Saxo prosegue ad alta andatura anche nel tratto successivo di pianura con l’ottimo Roman Kreuziger. I fuggitivi inevitabilmente pagano questa situazione e vengono ripresi a 51 chilometri dal traguardo.

 

Dietro la Trek, guidata da Fabian Cancellara, organizza l’inseguimento riportando il primo gruppo inseguitori, in cui erano presenti Mollema e Rodriguez, sulla testa della corsa mentre i velocisti non riusciranno più a rientrare.

La situazione torna stabile, ma in vista del primo passaggio sotto il traguardo di Porto Sant’Elpidio, a 28 chilometri dalla conclusione, riparte un indomabile Alessandro Vanotti. Il bergamasco spera di portar via un gruppetto ma sulla sua ruota si riporta il solo Alexis Vuillermoz (Ag2r La Mondiale). I due guadagnano una trentina di secondi ma gli inseguitori non hanno intenzione di concedere troppo spazio. La fuga resta sotto tiro e ai meno 10, il francese resta solo al comando, resistendo fino ai 3 dall’arrivo, quando su di lui piomba il gruppo. Si arriva così ad una volata con Peter Sagan (Tinkoff – Saxo) che può tornare a festeggiare dopo più di 8 mesi di astinenza da vittorie.

 

 

 

 

ORDINE D’ARRIVO

 

1 Peter SAGAN SVK TCS 25 5:04:13

2 Gerald CIOLEK GER MTN 29 +0

3 Jens DEBUSSCHERE BEL LTS 26 +0

4 Magnus Cort NIELSEN DEN OGE 22 +0

5 Maximiliano Ariel RICHEZE ARG LAM 32 +0

6 Edvald BOASSON HAGEN NOR MTN 28 +0

7 Nikias ARNDT GER TGA 24 +0

8 Sam BENNETT IRL BOA 25 +0

9 Ramunas NAVARDAUSKAS LTU TCG 27 +0

10 Alexey LUTSENKO KAZ AST 23 +0

 

Fonte spaziociclismo.it

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